È una spy story in piena regola. Orchestrata con sufficiente maestria e ben confezionata. Ci sono segreti, innanzitutto. Coperture che a volte si svelano, o che vengono svelate, strada facendo. Colpi di scena, colpi inferti alle spalle, colpi al cuore. Il gioco degli inganni – condito con l’immancabile presenza accessoria di oggetti misteriosi e messaggi sibillini – è il filo conduttore della storia. Come nella migliore tradizione del genere, da “Intrigo internazionale” ai mitici 007.
Il tratto più originale della serie – sebbene non proprio inedito nell’ambito dei film di spionaggio – è la presenza di una eroina. Helen, interpretata da una matura e sofisticata Keira Knightley, è la “colomba nera” (black dove) richiamata al nido dai suoi datori di lavoro clandestini.
La affianca, nel suo volo solitario, un vecchio amico, Abile quanto lei, fragile più di lei, Sam (Ben Whishaw) si delinea come un personaggio a tuttotondo. Commuove il suo amore mai sopito per Michael (Omari Douglas), che ha dovuto abbandonare anni prima, dopo averne messo in pericolo l’incolumità. Fa sorridere il suo destreggiarsi tra i tanto attesi messaggi di lui sul cellulare (“Ti ho pensato moltissimo“) e lo scoccare degli ultimi secondi utili, nel bel mezzo di un’operazione ad alto rischio. Ma soprattutto colpisce la sua dimensione umana, fatta di antichi rimorsi e insieme di immutata lealtà per la compagna di “avventure”.
Al contrario lei, Helen, elegante e carismatica come si addice al ruolo, offre di sé un ritratto appena abbozzato. Madre di due figli, pare esserlo soltanto quando si tratta di dare libero sfogo alla propria rabbia, col pretesto di proteggerli dalle minacce dei nemici. È moglie di un uomo che non ama, ma per la cui devozione sembra essere quasi grata. È stata, infine, amante di quell’enigmatico Jason di cui si dice ancora “innamorata” e per il quale è disposta a tutto. Lui, assassinato in circostanze oscure, misteriose almeno quanto questo sentimento, o passione che sia, che non arriva allo spettatore se non attraverso qualche breve flashback al ralenti.
Ben addestrata a “studiare tutte le uscite”, a individuare strategie e vie di fuga, Helen finisce per risultare – proprio lei – un personaggio un po’ sfuggente. Una “colomba” scappata da una indefinita gabbia, che non sa bene dove volare né dove restare, dall’inizio alla fine della vicenda.
L’unico punto fermo nella notte inutilmente accesa di luci natalizie è, forse, l’amicizia. Grazie a Sam, antieroe che si evolve, nel corso dell’intera storia, mantenendo comunque salde le sue radici. “Ti aspetto qui. Se non hai bisogno di me, chiudi le tende“.
data di pubblicazione:16/12/2024
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