Nelle sale italiane dal primo gennaio 2025, il biopic rivoluzionario ci mostra l’artista dal punto di vista dell’artista stesso, e cioè una scimmia.
Better Man, diretto da Michael Gracey (The Greatest Showman), è una vera e propria rivoluzione nel mondo dei biopic, e in particolare su quelli delle vite delle rockstar: mentre in tutti questi ultimi viene mostrato come vengono visti da tutti e dal loro pubblico, in questo si vede Robbie Williams come si è sempre visto lui. Grazie ad un lavoro impressionante di grafica digitale, a partire dall’infanzia per arrivare ai tempi dei Take That e fin quasi a giorni nostri, questa scimmia diventa padrona di tutte le scene, rivelandosi in tutte le sfaccettature dell’anima dell’artista. Depressione, talento, sfrontatezza, capacità e volontà di uscire dai vari tunnel sono rappresentati in maniera coerente e senza veli, e l’artista si mette innumerevoli volte a nudo, quasi come nel documentario a lui dedicato.
A ciò ovviamente si aggiunge la colonna sonora dei brani più belli di Robbie Williams, che hanno accompagnato intere generazioni, e aggiungiamo anche che ancora una volta questo talento ha superato tutti, nell’originalità e nell’inventiva dell’opera. Già dal primo brano, Feel, si intuisce che RW (acronimo usato dai suoi fans) ha e avrà un posto fisso e duraturo nella cultura pop, con tante grandi canzoni. Certi frangenti di musical, alla West Side Story o anche (per arrivare ai tempi più recenti) alla La La Land, sono davvero un toccasana di divertimento e di scene collettive ben orchestrate.
C’è odore di nomination ai prossimi Oscar, per lo meno per gli effetti digitali che hanno reso quella scimmia (o meglio quelle scimmie) protagoniste indiscutibili di un’opera che avrà sicuramente la sua influenza sui futuri biopic, almeno quelli musicali.
data di pubblicazione:01/01/2025
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