Hilde, mentre il fidanzato Franz combatte sul fronte russo, conosce Hans e i suoi amici. I due si innamorano e la ragazza, quasi inconsapevolmente, si troverà a far parte di un gruppo di resistenza antinazista. Tramite una rudimentale trasmittente radio comunicano con i servizi segreti russi e contattano i prigionieri tedeschi, permettendo loro di mandare messaggi rassicuranti alle famiglie…
Andreas Dresen è un regista tedesco che conosce molto bene il passato oscuro del suo paese. In questo suo ultimo film non gli riesce quindi difficile raccontare una storia vera che si accompagna a quella di tante altre. Sullo sfondo gli orrori del nazismo, oramai sviscerati in tutte le forme e che comunque non sono mai abbastanza per ricordare e fare riflettere. Dopo tutto quella che è stato documentato su un popolo, marcato da un senso di colpa indelebile, il regista riesce a rendere il tema attuale. Un salto nella vita di una giovane Hilde, egregiamente interpretata da una straordinaria Liv Lisa Friel. L’attrice berlinese si era fatta notare dal pubblico nostrano come una delle protagoniste della serie Babylon Berlin accanto a Volker Bruch. Dresen affronta un tema certamente drammatico, utilizzando un registro espressivo molto sobrio anche nella scelta delle luci, cupe e dai toni spenti. Come contrappunto ricorre a dei flash back che, sia pur sconnessi nella successione temporale, danno invece risalto ai colori accesi di una estate assolata. In queste scene ritroviamo un gruppo di ragazzi che passano momenti spensierati, senza dimenticare i pericoli a cui vanno incontro con la loro attività clandestina. In Berlino, estate ‘42 viene trascurato ogni tratto eccessivo per raccontare di fatti accaduti e vissuti realmente. Non viene tralasciato alcun dettaglio per rimarcare un’ideologia che non lasciava scampo ad alcuna forma di propaganda sovversiva. Sincera la storia d’amore di Hilde con Hans (Johannes Hegemann) un ragazzo taciturno che sa divertirsi e sa anche impegnarsi in una lotta decisamente impari. Il film è sicuramente un piccolo capolavoro che riesce a trasmettere allo spettatore quel clima opprimente vissuto da quella generazione. Giovani che hanno creduto in un riscatto sociale e in un futuro di libertà d’espressione, lontano da ogni autoritarismo. Il film è stato presentato alla Berlinale dello scorso anno e adesso finalmente in distribuzione nelle sale italiane. Se ne consiglia la visione.
data di pubblicazione:29/03/2025
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