BABYLON di Damien Chazelle, 2023

Hollywood alla fine degli anni ’20 è già la capitale mondiale dell’industria cinematografica. L’età d’oro del cinema, la settima arte come viene definito, sta per iniziare con la nascita del sonoro. I divi del muto spesso sono costretti a capitolare perché ora inadatti a recitare. Coloro che erano ritenuti delle vere e proprie star non sono altro che fugaci comete che brillano nel cielo per poco tempo per spegnersi poi rapidamente nel buio totale e nell’oblio.

 

 

Damien Chazelle, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, ha raggiunto la notorietà mondiale per aver diretto nel 2016 La La Land, pellicola musicale che si è aggiudicata due Golden Globe, un British Academy Film Awards e l’Oscar al miglior regista, il più giovane nella storia a vincere la statuetta. Babylon è supportato da un budget colossale non solo per far fronte al cast, ma soprattutto per l’impiego di centinaia di mezzi e comparse con una sequenza di scene che si susseguono senza soluzione di continuità per le tre ore di proiezione. La trama è ridondante per la presenza di diversi intrecci in cui i vari protagonisti saltano da un set all’altro, una ammucchiata di situazioni incredibilmente sensazionali non esenti da scene al limite del pornografico e dell’horror. Il film seppur così lungo non annoia ma ci coinvolge emotivamente, e ci fa avvicinare al mondo della Hollywood di quegli anni quando, tra gli addetti ai lavori, tutto era concesso pur di fare emergere un divo piuttosto che un altro, in una sorta di lotta senza esclusione di colpi pur di ottenere una parte in un film e raggiungere così celebrità e ricchezza. Il quadro che ne emerge è molto significativo: vite e relative carriere bruciate sul nascere proprio in quella fase rivoluzionaria del cinema quando dal muto si passò quasi per caso al sonoro. Tra i principali personaggi abbiamo l’immigrato messicano Manuel (Diego Calva) disposto a tutto pur di entrare nel perverso meccanismo come produttore esecutivo; Nellie LaRoy (Margot Robbie) sfacciata e ambiziosa, divenuta subito una star per poi sparire nel nulla, tra droga e gangster; Jack Conrad (Brad Pitt) divo indiscusso del muto, celebre per poi essere stato completamente dimenticato; Sidney Palmer (Jovan Adepo) trombettista jazz negro al centro di una inaspettata popolarità. Attorno a loro, decine di altri personaggi che si alternano con un ritmo incalzante che non lascia tregua. Una babilonia che può interessare in maniera strepitosa o che può infastidire. Premiato Justin Hurwitz al Golden Globe per la miglior colonna sonora originale, il film ha ottenuto tre nomination agli Oscar oltre che per la miglior colonna sonora, anche per la miglior scenografia e migliori costumi. Una regia molto impegnativa quella di Chazelle che tuttavia ha lasciato perplessi molti critici che hanno ritenuto il film troppo confusionario e discontinuo, ma che non negano la grandiosità delle scene e la bravura degli attori.

data di pubblicazione:03/02/2023


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