TRAMPS di Adam Leon – Selezione Ufficiale

TRAMPS di Adam Leon – Selezione Ufficiale

(11^ FESTA DEL CINEMA DI ROMA – ROMA, 13/23 ottobre 2016)

Tramps ti fa stare bene. É uno di quei film che riesce a rendere migliore la giornata, perché quando esci dalla sala ti senti bene. É il secondo lungometraggio di Adam Leon.

I protagonisti di questa vicenda sono Danny (Callum Turner) e Ellie (Grazia Van Patten) e sono i meccanismi di un aggrovigliato piano segreto.

Danny decide controvoglia, per amore della mamma, di aiutare il fratello, finito in carcere, a svolgere la sua ultima truffa.

Il ragazzo deve scambiare una valigetta con una donna dalla borsa verde, mentre la ragazza ha il compito di condurlo in auto fino alla stazione.

I due ragazzi hanno “divergenze di stile” ma sono teneramente attratti l’uno dall’altra.

L’avventura romantica inizia per i quartieri ed i sobborghi di New York per ritrovare la valigetta giusta…perché Danny sbaglia ad individuare la donna dalla verde borsetta!

É una storia pura, romantica ma non banale, il dialogo tra i due protagonisti è irresistibile.

Il tenero “abbraccio meteorologico” tra i due giovani è caratterizzato da una colonna sonora bella,vitale, underground ed energica, che segna ogni scena del film.

La missione del regista era quella di riuscire a catturare sullo schermo la sensazione dell’innamoramento: obiettivo centrato.

data di pubblicazione:17/10/2016








LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di Gabriele Mainetti, 2016

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT di Gabriele Mainetti, 2016

Jeeg Robot d’acciaio è un manga giapponese, che venne pubblicato su una rivista nel 1975. La storia tratta del risveglio dal sonno millenario dell’antico popolo Yamatai, governato da Mimika e dai suoi 3 comandanti Ikima, Amaso e Mimashi: a contrastarli interviene Hiroshi con Jeeg.

Nel film di Gabriele Mainetti siamo trascinati per mano in una favola urbana, ambientata in una Roma di superpoteri. La ripresa in volo di questa città ci guida verso una zona periferica, popolare e lasciata a sè stessa, Tor Bella  Monaca, attraversando la magia suggestiva della passeggiata lungo il Tevere: la vicenda, pop e pulp, inizia proprio qui, lungo l’argine del fiume.

Il protagonista Enzo (Claudio Santamaria), un delinquente di borgata, si getta nelle acque del Tevere per sfuggire alla polizia. Il biondo Tevere lo contamina di una sostanza radioattiva che gli darà una forza sovrumana. Il dono dei nuovi poteri scatena in lui una svolta nella sua carriera di delinquente: soprannominato l’eroe del Bancomat perché viene ripreso da una telecamera mentre ne scassina uno smurandolo a mani nude, diventa il Re della rete ed un supereroe criminale.

Il video ottiene milioni di visualizzazioni, scatenando la gelosia e l’invidia della banda di criminali capitanata dallo “zingaro” (Luca Marinelli, Non essere cattivo): strabiliante la sua interpretazione, oltre alle sue due esibizioni canore. Il nostro Enzo è dunque destinato a difendere l’umanità dalla perfida banda. Ma il suo vero superpotere lo ottiene quando entra in contatto con Alessia, convinta che sia Hiroshi, l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’acciaio. Alessia è una ragazza disturbata che riesce a trasformare il solitario e scontroso pregiudicato, concentrato sino ad allora su se stesso, in una persona pronta ad aprirsi ai sentimenti.

Il magico giro sulla ruota panoramica a “corrente amorosa” e non elettrica, la dichiarazione d’amore ad Alessia e al mondo intero, sono momenti pieni di poesia caratterizzati da una colonna sonora vintage e da una “stilosa” ironia romana che condiscono e rendono il film irresistibile ed esilarante.

data di pubblicazione:24/02/2016


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THE ART OF THE BRICK di Nathan Sawaya

THE ART OF THE BRICK di Nathan Sawaya

(SET – Spazio Eventi Tirso – Roma, prorogata fino al 3 aprile 2016)

I sogni si realizzano un mattoncino alla volta” di Nathan Sawaja. Chi scrive si è divertita tantissimo e …credo fosse la mission dell’artista.

La mostra The art of the brick presenta le opere di Nathan Sawaja, ex avvocato che esprime la sua creatività con i mattoncini LEGO e che mai  avrebbe pensato che “quei mattoncini” lo potessero portare in giro per il mondo.

Se pensi ai  mattoncini LEGO sei felice: la loro magia è proprio quella di renderti felice, l’hanno fatto in passato e lo fanno ancora!

Sento ancora il rumore della cascata dei mattoncini quando giravo il sacco che li conteneva per dare inizio ai giochi, per essere veloci nella ricerca dei pezzi che servivano alla realizzazione di qualcosa di unico: così ogni volta che penso ai LEGO mi si illuminano gli occhi. Ognuno di noi porta dentro di sè un ricordo legato a loro e difficilmente negli anni lo si abbandona.

La mostra di Sawaja è un’esperienza unica attraverso le opere d’arte realizzate con i LEGO e rappresentanti le ricostruzioni, le reinterpretazioni di capolavori d’arte e le creazioni dell’artista.

Questo percorso a tema e colore (blu, giallo, rosso e verde) molto snello mette in luce ogni opera d’arte in modo molto raffinato: si passa dalla TALL PENCIL (9.800 mattoncini) alla VENERE DI MILO (18.483 mattoncini) per procedere attraverso il ritratto di COURTNEY BLACK AND GOLD (1.032 mattoncini), e poi verso LA GRANDE ONDA DI KANAGAWA (2.877 mattoncini), poi la SWIMMER (10.980 MATTONCINI) ed il DINOSAUR SKELETON (80.020 mattoncini!). Le opere d’arte sono realizzate posando di taglio e di punta i LEGO.

E’ Impossibile resistere, è necessario sedersi e iniziare a giocare e a costruire!

Non si può spiegare cosa ci sia di magico in essi, nel gioco del costruire: così come nei puzzle, c’è qualcosa che ti rende soddisfatto e felice!

data di pubblicazione:15/02/2016

HEART OF THE SEA – LE ORIGINI DI MOBY DICK di Ron  Howard, 2015

HEART OF THE SEA – LE ORIGINI DI MOBY DICK di Ron Howard, 2015

Moby dick è un film del 1956 diretto da John Houston, tratto dal romanzo di Herman Melville, adattato per il cinema da Ray Bradbuy.
Heart of the Sea è un film del 2015 diretto da Ron Howard, tratto da una “storia ripescata” da Nathaniel Philbrick in Nel Cuore dell’Oceano – con il quale si aggiudicò il National Book Award per la saggistica nel 2000.
Dietro il racconto immaginario di Moby Dick si nasconde la vera storia del naufragio della baleniera Essex, una verità che nasconde tra le pieghe abomini ben peggiori di una colossale balena vendicativa.
Questa è la storia di due uomini mal maritati il capitano inesperto George Pollard (rampollo presuntuoso di nobile stirpe) e il primo ufficiale Owen Chase (uomo-cacciatore figlio di un marinaio campagnolo) e di una ciurma di marinai eterogenea, tra i quali cerca di sopravvivere il novellino Thomas Nickerson.
La paura di essere giudicato sta lacerando il tormentato Thomas (il suo tavolo di legno inciso dai suoi graffiti è la prova del suo animo ferito) egli, inizialmente controvoglia, narra della ricostruzione della tragedia realmente accaduta, l’uomo si solleverà svelando i segreti che porta con sé da troppo tempo.
Il giovane Melville smania di catturare la sua balena bianca, desidera fortemente scrivere il romanzo della sua vita.
L’olio delle balene è il principale combustibile utilizzato in quel periodo dalla società, solo cacciando e trucidando le balene (entrando attraverso le loro teste) si ottiene l’olio così prezioso per il commercio.
La nave da caccia Essex , ben armata e restaurata, salpa dal porto di Nantuchet nel 1820.
Lo spettatore rimane incollato allo schermo perché ogni singola sequenza esprime perfettamente le faticose ed energiche manovre dei marinai per governare la nave.
L’uso del piano inclinato e ravvicinato di alcune sequenze è molto poetico a dimostrare la cura del regista nei dettagli, partendo dalle spille di balene appuntate sui baveri delle giacche dei balenieri passando ai prodotti di pescato fresco nel mercato alla manovre fisse e correnti della nave.
Le riprese panoramiche del porto, della baia e della navigazione in mare aperto sono scene di vita emozionanti.
Dopo uno scarso bottino che li vede per mare per circa 14 mesi decidono di superare i limiti, di fare rotta verso i banchi estremi.
La cupidigia si è impossessata degli uomini, spingendoli verso l’ignoto.
L’equipaggio intraprende un viaggio senza tempo negli abissi dell’animo umano.
La tragedia coincide con una battuta di caccia finita male, per colpa di una balena bianca, un mostro leggendario di enormi dimensioni, intelligente e vendicativo che non si limiterà soltanto a mandare alla deriva i piani dell’equipaggio di cacciatori.
L’avidità divora l’anima dell’uomo come un veleno, così come le nostre follie, le nostre stupide ossessioni ecco perché sentiamo forte il bisogno di risolverci andando alla ricerca della nostra personale balena bianca.

data di pubblicazione 9/12/2015


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LA DELGADA LINEA AMARILLA di Celso García – Mexico 2015 (Festa del Cinema di Roma 2015 – Selezione Ufficiale)

LA DELGADA LINEA AMARILLA di Celso García – Mexico 2015 (Festa del Cinema di Roma 2015 – Selezione Ufficiale)

Il viaggio di 5 uomini che hanno il compito di tracciare la linea mediana di una strada che unisce due Città del Messico.

La sottile linea gialla non è solo una rotta da segnalare sul manto stradale ai rari automobilisti che passano per la strada ma è il simbolo della vita che va avanti e che forse in certi momenti vuole rallentare.

Vernice, pennello e tanta precisione uniti ad allegria e spensieratezza sono gli ingredienti di questa avventura maschile, ma anche i consigli di una buona vita che il caposquadra Antonio vuole dare alla sua truppa da buon padre di famiglia. 217 km intensi di buon sentimento!

Cinque moderni cowboys solitari riuniti insieme dalla necessità di guadagnare qualche soldo partono senza aspettative, ognuno di loro con le proprie fragilità, ansie e ricerche.

Chiusi in se stessi man mano scoprono sentimenti di amicizia che li porta ad aprire il loro animo ai compagni davanti ad un fuoco acceso sotto il cielo stellato, rilassandosi all’ombra delle palle del grande toro!

Questa avventura maschile a bordo di un pick up sgangherato é il racconto di chi  rimettendo in discussione se stesso e i propri limiti torna a sperare in un futuro. Questo viaggio è intenso e profondo nei volti dei protagonisti e anche nella fotografia, ricco di immagini belle e toccanti.

Ognuno di noi ha bisogno di risolversi, in cerca di qualcosa per ricongiungere passato e futuro, anche solo iniziando a cambiare il presente.

Alla fine della strada scopriranno che c’è una linea sottile tra giusto e sbagliato, tra vita e morte.

data di pubblicazione 20/10/2015