SPARTACUS & CASSANDRA di Ioanis Nuguet – F

SPARTACUS & CASSANDRA di Ioanis Nuguet – F

(Festival Internazionale del film di Roma 2014 – Alice nella città)

Spartacus e Cassandra sono due fratelli Rom che vivono da qualche anno in Francia, le cui vite gravitano tra due mondi contrapposti. Da una parte i genitori, padre ubriacone e madre mezza pazza, entrambi con il desiderio di non separarsi dai figli, oramai adolescenti, che la società e le istituzioni cercano di portargli via; dall’altra Camille, giovane trapezista, che attorno al tendone di un circo improvvisato ha creato un centro di accoglienza per i Rom stessi e che si prende cura, con affetto e talvolta autorità, dei due ragazzi per integrarli al meglio nella vita di ogni giorno.

In questo film documentario, il mondo dei Rom ci viene presentato non attraverso gli occhi del regista francese Ioanis Nuguet, ma attraverso gli occhi stessi dei due ragazzi protagonisti: un mondo apparentemente contraddittorio ed incomprensibile per noi, ma che certamente segue le sue regole e la sua logica. Così i due ragazzi si troveranno di fronte ad un bivio: seguire i genitori sulla strada o Camille? Alla fine la scelta arriverà: decisione non facile, che metterà seriamente in crisi le loro vite……

data di pubblicazione 21/10/2014








SPARTACUS & CASSANDRA di Ioanis Nuguet – F

ABOUT A GIRL di Mark Monheim – D

(Festival Internazionale del film di Roma 2014 – Alice nella città)

Il regista tedesco Mark Monheim mette in scena un film adolescenziale per adolescenti.

Charleen ha 15 anni, accanita fan di Kurt Cobain, vede morte ovunque: vorrebbe tutti morti, vorrebbe anche la sua morte. Dopo un mal  riuscito tentativo di suicidio, la sua vita cambierà, ma non in meglio. Tutti le stanno addosso preoccupati che possa ripetere quel gesto: nasce quindi la sua ribellione, la sua insofferenza verso la famiglia, verso la scuola, verso la sua migliore amica. Sembra che, tranne la nonna con la sua tenera saggezza, non ci sia nulla da salvare in questo mondo o per il quale valga la pena dirigere il proprio affetto e la propria attenzione. Improvvisamente però si impone Linus, compagno secchione scansato da tutti, che con la sua goffaggine riesce ad attirare le simpatie della giovane. Sarà la morte della nonna e l’affetto di Linus a far comprendere alla ragazza che la morte ha solo un pregio: quello di farci capire come la vita sia un regalo prezioso.

data di pubblicazione 20/10/2014








SPARTACUS & CASSANDRA di Ioanis Nuguet – F

WE ARE YOUNG. WE ARE STRONG. di Burhan Qurbani – D

(Festival Internazionale del film di Roma 2014 – Cinema D’Oggi)

Wir sind jung. Wir sind stark.Noi siamo giovani e forti e nulla può fermare la nostra rabbia. Il nostro odio xenofobo verso i rifugiati che inquinano la nostra nazione. Parte così, con questa idea malsana ma attualissima, il film del regista di origine afgana, ma nato e cresciuto in Germania, Burhan Qurbani. Un giorno dell’agosto 1992: la giornata viene scandita da orari ben fissati sullo schermo, per farci entrare in quell’ansia, in quel crescendo di tensione ed attesa come preludio alla tragedia finale, l’attacco da parte di fronde naziste ad un centro accoglienza per rifugiati vietnamiti. Il tutto condito da canti nazisti inneggianti alla nuova Germania appena riunita, alla razza superiore, dove anche eminenti personaggi, inclusa la polizia, sembrano soffermarsi su quale posizione prendere per non compromettere la propria identità e posizione politica. Poetica la figura di Lien, vietnamita anch’essa e abitante del centro preso d’assalto, oramai quasi tedesca, dopo aver faticosamente ottenuto il permesso di soggiorno illimitato, e sempre fiduciosa sino alla fine in una pacifica soluzione del dramma. E quasi a fissare il contrasto nella mente del protagonista Stefan, ed i suoi sguardi cupi verso i compagni di fronte al suicidio del suo amico Philipp, la fotografia della prima parte del film è rigorosamente in bianco e nero. Mentre nella seconda parte, a confermare il surriscaldarsi della scena d’azione, la pellicola prende colore per presentarci una immagine, sia pur sgranata come una sorta di film di repertorio: del resto si tratta di fatti realmente accaduti nella città di Rostock e passati oramai alla storia come una degli episodi xenofobi più violenti di quegli anni. Una Germania di allora piena ancora di contraddizioni per la recente riunificazione. Ed oggi? Questa Germania di oggi, dove sta andando?

data di pubblicazione 16/10/2014








SALVO di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, 2013

SALVO di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, 2013

(Festival di Cannes 2013- Settimana della Critica)

Salvo è un killer e lo sguardo magnetico di lui parla più della sua bocca; Rita è una ragazza cieca dalla nascita ed ha la colpa di essere la sorella del mandante di un agguato mafioso: le loro strade “miracolosamente” si incontrano e i loro destini si mescolano, dando origine ad una sorprendente storia di redenzione. Questo film, rigorosamente ambientato a Palermo, non poteva che essere abbinato alla ricetta degli “spitini” alla palermitana.

INGREDIENTI (x 6 persone): 400 grammi di carne di manzo tagliata a fettine sottilissime e delle dimensioni di circa 10 cm per lato – 2 cipolle bianche – alcune foglie di alloro fresco – per il ripieno:80 gr. di pan grattato – 100 gr. di pecorino o caciocavallo grattugiato – sale e pepe q.b. – uvetta passa di corinto (è quel tipo di uvetta molto piccola e scura) – una manciata di pinoli – qualche pezzetto di pomodoro – olio d’oliva q.b. – una fetta spessa di salame milano.

PROCEDIMENTO: Preparare l’impasto mescolando gli ingredienti sopra indicati e tagliando a pezzettini minuscoli la fetta di salame milano ed il pomodoro. Il tutto deve essere amalgamato con abbondante olio d’oliva in modo da rendere il ripieno abbastanza umido.

Sistemare le fettine su di un tagliere (volendo all’interno possono essere leggermente imburrate per renderle più soffici alla cottura), non troppo grandi ma tali da poter essere arrotolate senza far fuoriuscire il ripieno, e farcire. Una volta completata la farcitura, gli involtini andranno infilzati con uno stecchino lungo a tre o quattro per volta, alternando ad ogni involtino infilzato un pezzetto di cipolla ed una foglia di alloro. Gli “spitini” così pronti vanno poi unti di olio e passati nel pan grattato, e dunque messi al forno a 200°, ma solo per 10 minuti altrimenti si seccano troppo. Da servire tiepidi con un contorno di insalata o patate al forno.

MATRIX  E LA FISICA QUANTISTICA

MATRIX E LA FISICA QUANTISTICA

Riflessioni in libertà su Il Tao della Fisica di Fritjof Capra- edizioni Adelphi –

Quando nel 1999 Lana e Andy Wachowski ci presentarono il primo Matrix, pellicola definita di pura fantascienza, il film conquistò pubblico e critica e vinse numerosi premi cinematografici tra cui 4 Oscar per miglior montaggio, sonoro, montaggio sonoro ed effetti speciali. I due personaggi principali, Neo e Morpheus interpretati rispettivamente da Keanu Reeves e Laurance Fishburne, entravano ed uscivano da due realtà virtuali ed immaginarie quali proiezioni mentali del proprio “io” digitale, vale a dire della propria immagine del sé, in Matrix. In particolare, in una delle prime scene, Neo si trova inserito in un programma a campo bianco dove chiede a Morpheus se quello che sta toccando o vedendo è realtà: Morpheus risponde che il reale non esiste. Non si può dunque definire reale quello che tocchiamo o vediamo, perché ciò si traduce in semplici segnali o impulsi elettrici che gli organi preposti trasmettono al cervello, che vengono poi codificati ed immagazzinati creando una intelligenza artificiale; tale intelligenza ci permette quindi di interpretare i fenomeni stessi al momento, per poi decodificarli quando ci sembrerà più opportuno.

In un futuro incerto, dove si è persa la cognizione del tempo, il sistema Matrix prenderà il sopravvento sull’umanità e ci dimostrerà che, quello che ci appariva sin ad ora reale, era al contrario una pura illusione. La realtà dunque non va capita o spiegata, è solo un mezzo virtuale che ci serve  per accostarci alla verità. Ma quale? La fisica quantistica ci spiega oggi che ciò che la nostra immaginazione elabora, come esseri pensanti superiori alle formiche, ci permetterà domani di creare qualcosa che oggi ci appare impossibile o fantasioso. Il fatto di pensare che si possa volare ci consentirà un giorno, prossimo o lontano che sia, di volare effettivamente; la mente umana crea quindi con l’immaginazione ciò che l’uomo in futuro renderà possibile concretamente, ovviamente solo quando sarà in possesso degli strumenti adatti per realizzarlo.

Fritjof Capra con Il Tao della Fisica – edito da Adelphi -, ci spiega da una parte i concetti, i paradossi e gli enigmi della teoria della relatività, della meccanica quantistica e del mondo submicroscopico e, dall’altra, evidenzia l’analogia di tutto ciò con le idee millenarie dei filosofi e mistici orientali. Uscire dalle categorie di spazio e tempo, la tanto elaborata teoria della relatività, permetterà quindi, all’uomo di domani, di capire ciò che oggi è ancora oscuro e fuori dalla sua portata.

data di pubblicazione 12/10/2014