NAPOLI OTTOCENTO – Scuderie del Quirinale fino al 16.06.2024

NAPOLI OTTOCENTO – Scuderie del Quirinale fino al 16.06.2024

Mentre una folla disordinata di turisti chiassosi riempie le strade e i locali intorno alla Fontana di Trevi e dintorni, poco più su, alle Scuderie del Quirinale, una mostra magnifica, colta ma non accademica, espone opere tra le più importanti dell’Ottocento napoletano. Quadri, sculture, stampe, acquerelli, oggetti testimoniano il momento di straordinaria vivacità artistica e culturale della città che Goethe nel suo Viaggio in Italia definì “il luogo più meraviglioso del mondo”. Per oltre un secolo infatti Napoli, meta del Grand Tour, accolse artisti italiani e stranieri. Attratti dal fascino degli scavi appena iniziati di Pompei ed Ercolano, dalle ricorrenti eruzioni del Vesuvio, dalla natura lussureggiante delle isole, dallo splendore e dal degrado della pittoresca vita locale, trasfusero nelle loro opere sensazioni ed emozioni e restituirono le atmosfere di una città unica.

Nello splendido contesto delle Scuderie la mostra ci conduce in un viaggio incredibile tra le visioni che Napoli è riuscita a suscitare in quel lungo periodo e che hanno pervaso l’arte e l’immaginazione come poche altre.

Tanto per citare alcuni autori, nelle sale sono esposte opere di William Turner, John Singer Sargent, Anton van Pitloo, Giuseppe De Nittis, Ercole e Giacinto Gigante, i fratelli Palizzi, Vincenzo Gemito, fino a Burri e a Fontana. E una sala è tutta dedicata a Edgar Degas. Il pittore infatti aveva radici napoletane e aveva passato la giovinezza in un palazzo di famiglia e in una villa sulla collina di Capodimonte, imparando perfino il dialetto.

Parte dell’esposizione è dedicata anche al ruolo importante che la città ebbe nel campo scientifico e culturale, come sede di una delle più antiche università italiane, della prima Scuola di Lingue Orientali d’Europa e del primo Museo di Mineralogia.

Al termine del percorso espositivo, dalle finestre del museo si può come sempre ammirare la vista “da urlo” su Roma e le sue bellezze.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20 fino al 16 giugno. Ben organizzata e con adeguati e validi supporti informativi è davvero un evento da non perdere!

data di pubblicazione:6/05/2024

LA NOTTE DELLE IDEE

LA NOTTE DELLE IDEE

Un’opportunità per soddisfare in un unico Evento gli appassionati di arte, di cinema e di temi di attualità quali il cambiamento climatico e le sfide ad esso connesse. Dove? A Palazzo Farnese.

Il 7 maggio tornerà infatti la nuova edizione de La Notte delle Idee. Una serata dalle 18.30 alle 24, articolata su dibattiti, tavole rotonde, installazioni artistiche e proiezioni di film. Location l’intero Palazzo dai sotterranei al piano nobile, la Galleria dei Carracci, il Salone d’Ercole, la Grande Biblioteca, la terrazza su Roma, il cortile e gli splendidi giardini. Un’occasione unica per scoprire luoghi della prestigiosa sede dell’Ambasciata di Francia a Roma non sempre aperti ai visitatori.

Il Tema “Sfide climatiche. È ora di cambiare” è stato scelto con lo scopo di affrontare i tanti problemi legati ad un argomento attualissimo: la transizione ecologica e le sue possibili soluzioni. Esperti, studiosi, manager, giornalisti, attivisti ed artisti italiani e francesi condivideranno riflessioni, azioni e progetti. Fino a che punto le nuove tecnologie sono sostenibili? Quale ruolo possono assumere le nuove generazioni? Soluzioni globali o soltanto locali? Quali le ricadute economiche? Quali innovazioni e decisioni adottare? Quale il contributo dell’Arte in generale e del Cinema in particolare per sensibilizzare e mobilitare? Interrogativi su cui avviare un dialogo originale senza vincoli o inibizioni per far luce sugli ineluttabili cambiamenti che si dovranno affrontare. Gli eventi visivi, le installazioni artistiche, gli effetti di realtà virtuale ed un film di Louis Garrel avranno come tema comune la crisi ecologica.

L’ingresso è libero previa iscrizione presso l’Ambasciata o il Centro Culturale Francese.

data di pubblicazione:3/05/2024

C’ERA UNA VOLTA IN BHUTAN di Pawo Choyuing Dorji,2024

C’ERA UNA VOLTA IN BHUTAN di Pawo Choyuing Dorji,2024

Regno del Bhutan 2006. Un anziano Lama di un piccolo villaggio alle pendici dell’Himalaya apprende dei cambiamenti derivanti dalla decisione del Re di far votare per la prima volta il suo popolo. Chiede allora al suo giovane discepolo di portargli un fucile prima della Festa della Luna Piena, data fissata per la simulazione delle votazioni. Contemporaneamente, un trafficante di armi americano entrato di nascosto nel Paese è con il suo interprete alla ricerca di un vecchio fucile dall’inestimabile valore. Lo stesso fucile…

L’opera seconda del regista bhutanese è stata presentata con discreto apprezzamento all’ultima Festa del Cinema di Roma. Lontano emulo di Tarantino il nostro autore ci rappresenta alcune storie parallele che si intrecciano e poi si collegano tutte fra di loro nel sorprendente finale. Con humour e grazia, sullo sfondo un paese pacifico, idilliaco e rurale come è il Bhutan, l’autore gioca con tutti gli effetti paradossali e comici dei cambiamenti sociali, culturali e politici decisi top-down dal Governo del piccolo Regno.

All’epoca, ultimo fra gli stati, ad aver avuto accesso alla televisione e ad internet, il Bhutan si sta preparando anche divenire la più giovane democrazia e ad imparare quindi come e perché si deve votare. Con cuore ed ironia, con scetticismo ed ottimismo e con una sottile suspense il regista disegna tutta una serie di personaggi. Ci narra le loro singole storie con acuta semplicità, realismo ed eleganza senza mai perdere il doppio fil rouge che tutte le unisce: la ricerca del fucile e gli effetti surreali e comici degli imprevisti cambiamenti legati alle elezioni.

La regia governa la narrazione con giusto ritmo in una gradevole alternanza fra le varie vicende narrative e con i toni leggeri della commedia. Il risultato è di certo un piccolo film, però un film gradevole, interessante e ricco di suggestioni che fa sorridere e che rasserena con i suoi paesaggi ed i suoi interpreti. Nel contempo ci fa anche riflettere sul valore delle tradizioni culturali secolari allorché poste davanti ai processi innestati dal cambiamento, dalla modernizzazione e dall’occidentalizzazione.

data di pubblicazione:29/04/2024


Scopri con un click il nostro voto:

LA MOGLIE DEL PRESIDENTE di Léa Domenach, 2024

LA MOGLIE DEL PRESIDENTE di Léa Domenach, 2024

Bernadette (Catherine Deneuve) moglie del Presidente Jacques Chirac è stata la Première Dame di Francia dal 1995 al 2007. Vissuta nell’ombra di un leader politico ambizioso, in realtà è stata la vera artefice del suo successo. Ritenuta poco carismatica, antiquata ed austera è messa in disparte per lasciare la ribalta al Presidente. Ritiene però che sia giunto il momento per rivendicare il suo posto al sole. Con la forza tranquilla della sua intelligenza, con astuzia, garbo e dignità ribalterà la sua immagine e …

La moglie del Presidente è il film che ha chiuso la XIV edizione di Rendez-Vous Festival del Nuovo Cinema Francese tenutosi recentemente a Roma. E’ anche il film d’esordio di Léa Domenach già affermata sceneggiatrice. Un riuscito e gradevole incrocio fra un biopic stravagante ed una fiction liberamente ispirata a fatti e personaggi assolutamente reali. Un falso biopic, come precisato con humour ed autoironia fin dalle prime immagini, che si prende con garbo la libertà di mescolare il vero ed il verosimile con una punta di immaginario. Come nell’arte culinaria il risultato è tutta questione di giusti dosaggi così anche il film della Domenach si basa tutto sul giusto equilibrio fra la veridicità dei fatti narrati e la libertà fantasiosa con cui vengono rappresentati.

La regista e la sua cosceneggiatrice riescono ad evitare la trappola dei biopic agiografici e ci regalano una commedia agrodolce, tenera e graffiante. Nel sottofondo di una pungente satira politica, il ritratto di una donna in egual misura ignorata ed apprezzata che dietro le quinte ha favorito l’affermazione del marito. Una moglie accantonata che decide di recuperare con stile il suo ruolo e affermare la propria individualità e l’immagine personale e pubblica. Più che di femminismo il film parla di autoaffermazione ed egualitarismo. Una storia di emancipazione intellettuale e politica ben sviluppata con il giusto humour e garbo anche quando si toccano le realtà più intime e dolorose del personaggio e della sua famiglia. La rivincita di una donna determinata a non essere più solo un bel soprammobile. Come non riandare allora con la memoria alla protagonista (sempre la Deneuve) di Potiche il bel film di F. Ozon del 2010!

Il punto forte del film è certo l’ottima sceneggiatura, ma il vero colpo di genio è avere convinto la Deneuve ad interpretare la figura di Bernardette Chirac. L’attrice gioca nelle sfumature e più che imitare l’aspetto fisico sa cogliere lo spirito del personaggio con i diversi toni di recitazione. Attorno a lei una corte di comprimari di buon livello. Fra tutti spicca Denis Podalydès nei panni del consigliere per la comunicazione. La regista dirige in modo classico e lineare senza particolari guizzi ma ha un buon senso del ritmo e della narrazione. I dialoghi sono cesellati al dettaglio ed estremamente curati ed autentici. La moglie del Presidente è un film nella media delle buone commedie francesi. Un film senza eccessive pretese però ben recitato, che fa sorridere e sa essere piacevole ed arguto e non annoia mai.

data di pubblicazione:27/04/2024


Scopri con un click il nostro voto:

FARNESE À LA PAGE – Incontro Franco Italiano sul futuro del libro

FARNESE À LA PAGE – Incontro Franco Italiano sul futuro del libro

Il 24 Aprile Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma, ospiterà nei suoi splendidi saloni la seconda edizione di Farnese à la page. Un evento dedicato al dibattito fra professionisti italiani e francesi del vasto mondo del libro sulle nuove sfide ed opportunità dell’editoria e sull’evoluzione della letteratura in Europa. Rendono attualissimo l’incontro le questioni essenziali della Cancel Culture, dell’appropriazione culturale, delle nuove scritture e soprattutto dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale sui vari mestieri letterari. I partecipanti potranno così avere una panoramica sulle due diverse realtà e su come le varie voci dell’industria libraria europea si preparano al futuro di un contesto in rapido cambiamento.

Nella mattinata, cuore del convegno sarà il delicato tema del conflitto fra la libertà e le responsabilità degli autori ed editori di fronte alle nuove diverse sensibilità sociali. ed al diffondersi della Cancel Culture. Le sue forme più estreme e la conciliabilità o meno delle varie posizioni.

Nel pomeriggio il dibattito sarà centrato sugli effetti dell’uso, dichiarato o meno, dell’Intelligenza Artificiale, la sua legittimità e l’impatto sul concetto di autorialità della scrittura. Saranno esaminati i conseguenti risvolti legali, normativi ed editoriali.

Un focus particolare verrà poi posto, con le testimonianze di scrittori, editori e giornalisti, sui nuovi generi letterari e sul ricco filone dei noir e dei fumetti d’autore sia in Italia che in Francia.

L’incontro è aperto al pubblico.

data di pubblicazione:23/04/2024