da Antonio Jacolina | Apr 3, 2020
In un’epoca in cui un Virus che non conosce confini geografici né politici sta velocemente sconvolgendo il Mondo così come lo conoscevamo solo fino a poche settimane fa, in un’epoca in cui lo stesso concetto di Globalizzazione sarà probabilmente rimesso in discussione, in un’epoca in cui ci si domanda quali potranno essere i futuri assetti economici e politici, ha senso parlare e leggere di mappe geografiche che spiegano il Mondo? Assolutamente sì! Sì perché, come era ovvio nel passato così anche nel futuro le situazioni geografiche continueranno ad influenzare le decisioni e le azioni politiche ed economiche di molti paesi di rilevanza strategica mondiale. Il saggio di Tim Marshall sebbene sia stato pubblicato un paio di anni fa è ancora una lettura di estrema e stupefacente attualità ed assai utile per riflettere sui condizionamenti che ci porteremo dietro anche nel Futuro Prossimo Venturo. Siamo e resteremo “Prigionieri della Geografia” sostiene l’autore e, proprio questo immutabile condizionamento spiega perché, “ineluttabilmente”, tanto per il passato quanto per l’avvenire certe aree del Mondo e quindi certi Stati operino ed opereranno politicamente, commercialmente e militarmente in un certo modo e con certi fini. Marshall, esperto di relazioni internazionali, sa coniugare rigore con chiarezza espositiva ed illustra con prosa scorrevole e con competenza di analisi, avvalendosi di un ampio supporto di mappe di facile lettura, i futuri scenari, la complessità dei rapporti mondiali e come si siano formati e trasformati i confini fra alcune delle realtà politiche più significative della Terra: Russia, Cina, USA, Europa, Medio Oriente, Artico, e quali sono, pur nella fase di transizione sociale ed economica che ci attende, le logiche ed i condizionamenti dettati dalla Geopolitica.
Si può e si deve contestare però all’autore una visione forse troppo deterministica ed imputargli qualche soggettività. Il Mondo non è solo e soltanto fiumi, pianure e montagne e, le realtà politiche, economiche e commerciali sono soggette ad un insieme articolato anche di altri fattori di volta in volta determinanti: cultura, economia, sociologia e religioni …
Pur tenendo conto di queste osservazioni il saggio di Marshall resta comunque una lettura attualissima, piacevole ed istruttiva ed una brillante opportunità per ragionare su quanto anche la realtà oggettiva della geografia condizioni e condizionerà gli elementi attorno ai quali gira la nostra Società. Un libro quindi raccomandabile per gli appassionati di Storia, di Economia e di Politica Internazionale, ma interessante anche per coloro che solo vogliano provare a capire come va il Mondo.
data di pubblicazione:03/04/2020
da Antonio Jacolina | Apr 1, 2020
Ci sono autori che raccontano storie di vita lontane da quelle che vivono quotidianamente e poi, poi c’è Antoine Laurain (Il Cappello di Mitterand, 2012) che ci racconta, con il suo stile accattivante, di ciò che conosce bene: Parigi, le sue vie, i suoi caffè, i giardini del Luxembourg, le librerie, i libri, ma che … è abile nell’evitare di cadere nell’egocentrismo narcisistico. Ed ecco allora che in questo quadro tanto “normale” basta saper aggiungere un pizzico di pepe, un incidente, un po’ di suspense, un’inchiesta, un’indagine … ed ecco allora che il “giallo” diviene una ricerca di una sconosciuta e poi una piccola commedia romantica, leggera, affascinante e maliziosa. Un’idea brillante partire da uno scippo violento, da una borsa ritrovata, da una ricerca della proprietaria per scrivere poi una storia d’amore. Un’idea originale per riuscire a raccontare proprio il tempo magico della nascita progressiva di un innamoramento fra due sconosciuti che, lontano dagli abusati “colpi di fulmine”, sono spinti dai piccoli indizi che la Vita offre loro.
Un piccolo libro pieno di ottimismo, un buon libro da recuperare e rileggere per queste nostre lunghe giornate particolari, un libro che soprattutto fa molto bene al morale! Occorre solo e semplicemente lasciarsi trasportare da questa piccola storia, incredibile, toccante e romantica, forse un po’ convenzionale o scontata e con qualche piccola incongruenza, ma che importa? Il ritmo è elevato, il tono è leggero e non privo di humour e la scrittura è scorrevole e non priva di qualità. Una “caccia al tesoro” sentimentale, fresca tenera e maliziosa. Un romanzo che diverte e cattura facilmente il lettore, che si legge senza pause, molto velocemente, forse troppo velocemente al punto che si desidererebbe quasi che la storia cui ci si è affezionati si potesse prolungare ancora un po’ di più.
data di pubblicazione:01/04/2020
da Antonio Jacolina | Mar 31, 2020
Come vivere il Cinema senza essere al Cinema? Come tenere viva la passione? Occorre trasformare la circostanza in un’opportunità! Ed ecco allora che questi nostri giorni particolari, possono anche divenire l’occasione per leggere o rileggere dei libri usciti non molto tempo fa. Fra questi si segnala il bel libro edito dalla Taschen: Il Noir perché indicato sia per gli appassionati di cinema e gli specialisti, sia per gli apprendisti cinefili e per i novizi. E’ un saggio di ottima qualità sul “Cinema Noir”, su quel genere del tutto particolare che ha sempre goduto e tuttora gode di un nutrito stuolo di ammiratori e appassionati; una completa e concisa analisi che si focalizza in particolare sul suo periodo classico: gli anni fra il 1940 ed il 1960, periodo che coincide anche con gli anni d’oro del mito stesso di Hollywood.
Il Noir è, in effetti, un genere composito, inclassificabile e senza confini che ognuno: critico, studioso o semplicemente appassionato, definisce in modo diverso. Il nome stesso è un termine francese usato dai critici d’oltralpe subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale per indicare un tipo di cinema proprio e del tutto americano che però è, nel contempo, fortemente tributario delle scelte visive, estetiche e culturali degli espressionisti tedeschi. Un cinema particolarissimo caratterizzato da film in uno splendido bianco e nero, che raccontano storie amare ed angosciose dominate dal Destino, ambientate nelle atmosfere cupe e notturne delle grandi metropoli americane di quegli anni 40 e 50. Storie le cui origini letterarie possono essere ricondotte alla narrativa popolare e ai romanzetti hard-boiled dell’epoca.
Proprio perché indefinibile, in realtà il Noir più che un genere è essenzialmente un insieme tutto particolare di atmosfere, emozioni, stati d’animo e storie tragiche. Il nostro libro, (arricchito da foto d’epoca nitidissime, poster originali dei film più famosi, informazioni sulle produzioni, sul cast e sulle trame) tenta lo stesso, per quanto possibile, di fornire una serie di elementi per arrivare ad una corretta definizione del genere mettendo in luce tutti quei particolari e quegli elementi che più sono tipici e che più lo caratterizzano. A corredo e supporto di questo impegno sono poi indicati, con le relative schede ed analisi critiche, 50 dei film giudicati più rappresentativi fra i “Noir Classici” e fra i “Neo-Noir”. Scritto con mano esperta il libro è una vera delizia di dettagli, fatti, retroscena e osservazioni sulle tecniche di ripresa, sullo stile visivo, sulle produzioni e sui riferimenti letterari. un insieme di informazioni che fanno la gioia dei devoti e che spingerà ciascuno a scoprire o a riscoprire i propri film favoriti o a riformare la propria personale classifica. Nella più assoluta certezza che mai nessun altro libro conterrà mai la stessa lista dei 50 migliori film noir.
data di pubblicazione:31/03/2020
da Antonio Jacolina | Mar 25, 2020
Per chi ama gli inventari, per chi ama l’autore di La Vita, Istruzioni per l’Uso (1978), per chi ama Parigi ed ama passeggiare, ecco l’opportunità di sedersi per tre giorni nella centralissima e affascinante Place Saint Sulpice, stare ore ad un tavolino di un caffè, di un bistrot o su una panchina mentre si sorseggia un qualcosa ed osservare. Osservare il mondo, la vita …“quello che generalmente non si nota, quello che non si osserva, quello che non ha importanza: quello che succede quando non succede nulla, se non lo scorrere del tempo, delle persone, delle auto e delle nuvole …”. Siamo nell’Ottobre 1974 ma gli avvenimenti ordinari nella piazza e nelle strade, il passaggio delle persone, degli autobus, delle auto e le tante altre descrizioni non sono poi tanto lontane da quel che potremmo vedere e osservare se, invece di essere costretti in casa, fossimo seduti lì, in piazza. Certo ci sono stati cambiamenti in più di 40 anni di intervallo, ma in questo breve e folgorante schizzo “socio-etnologico” di un frammento di Parigi sono molte di più le somiglianze che le differenze. Provare per credere!
Un testo originale, semplice ma appassionato che, al di là del mero esercizio di stile, è molto divertente. Un simpatico modo per tentare di fermare il tempo, ma la vita scorre più veloce della mano dello scrittore stesso sui fogli di carta e allora, piano piano, ecco emergere anche attimi “in soggettiva”, notazioni umoristiche, fantasie sui tipi umani che scorrono davanti ai suoi occhi come fotogrammi di un film sempre diversi. Perec amava fare gli inventari, fare le liste di tutto, era un maestro di questo tipo di descrizione e l’idea stessa di questo saggio era nata dall’intento di operare un processo di “antropologia dell’uomo contemporaneo mediante un’indagine sulla vita quotidiana ai più vari livelli”. Una ricerca del Normale e dell’Infra-Normale. Le ripetizioni ed elencazioni hanno un ritmo voluto, quasi poetico, anche la semplice elencazione dei numeri dei bus che si succedono alle fermate: pieni, vuoti, semipieni ha una sua quasi logica e musicalità. Una rappresentazione mai banale, anzi acuta ed intelligente del “Normale” in un libricino dalla lettura piacevole e rapida.
data di pubblicazione:25/03/2020
da Antonio Jacolina | Mar 25, 2020
Il bel commento di Daniele Poto, attento e preciso come sempre, apparso pochi giorni fa su Che cosa chiedere alla Storia di M. Bloch mi ha spinto a riprendere, in queste lunghe giornate, un piccolo saggio dello stesso autore che, meritoriamente, è stato ristampato di recente per i tipi Res Gestae. Si tratta di La Strana Disfatta, una testimonianza intellettuale, uno studio profondo e breve del disastro francese nel Giugno 1940 che, in realtà, è anche un testo su cui poter meditare e che diviene atemporale allorché fa appello alle virtù dell’intelligenza per poter procedere alla ricostruzione di un tessuto sociale quando tutto sembra modificarsi sotto l’urto degli eventi, quali che essi siano. E’ un grande piccolo saggio scritto “a caldo” da uno storico del Medio Evo, cofondatore con Braudel degli Annales, che, a 54 anni, padre di 6 figli e già reduce della Prima Guerra Mondiale, non esita ad arruolarsi nuovamente, assistendo in prima persona, come ufficiale di Stato maggiore, alla Debacle della “lenta” Francia sotto l’impeto della “velocità” tedesca.
Marc Bloch non fu solo un intellettuale acuto, ma anche un militante e combattente, appena smobilitato entrò in clandestinità e poi nella Resistenza, arrestato e torturato fu poi fucilato dalla Gestapo il 16 giugno del 1944. Il suo manoscritto era stato nascosto, ritrovato, fu pubblicato postumo nel 1947.
La Strana Disfatta è diviso in due parti: la prima analizza gli aspetti e gli avvenimenti militari e politici, la seconda la Società Civile dell’epoca, le sue inadeguatezze e gli errori, un testo breve e nervoso scritto con lucidità e talento con qualche folgorazione per il Futuro, da parte di un uomo abituato all’analisi ed alla ricerca dei fatti essenziali e che, ancora oggi, resta di una attualità bruciante perché, per trasposizione, consente di leggere e comprendere le nostre realtà e si irradia sulla nostra cultura democratica esortandoci a riempire il vuoto dei Valori con nuovi significati. Un libro che è divenuto un vero punto di riferimento nelle varie situazioni di crisi. Uno scritto lucido e acuto da leggere e rileggere, interessante non solo per coloro che si interessano di Storia e Politica Sociale, ma utile anche per i non specialisti per avere una visione incisiva sul crollo di una Società che compiaciuta di se stessa si riteneva appagata.
data di pubblicazione:25/03/2020
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