da Accreditati | Lug 28, 2017
Se uno passasse un anno intero in vacanza, divertirsi sarebbe stressante come lavorare.
(William Shakespeare)
Un giorno, una settimana, un mese…Non importa quanto dureranno le vostre vacanze, l’importante è viverle come meritano!
BUONE VACANZE A TUTTI DA ACCREDITATI!
da Accreditati | Apr 26, 2017
(Teatro Ambra Jovinelli, Roma – 20/30 aprile 2017)
Il teatro Ambra Jovinelli ospita dal 20 al 30 aprile Paola Minaccioni protagonista ed autrice con Alberto Caviglia e Claudio Fois dello spettacolo Dal Vivo Sono Molto Meglio con musiche di Lady Coco e la regia di Paola Rota.
Paola Minaccioni è certamente un’attrice di talento, eclettica, apprezzata al cinema e in televisione ed oggi ancora di più al teatro, capace di rivelarsi e di sorprendere dal vivo al meglio. Conosciuta sugli schermi per ruoli comici non solo (indimenticabile la sua Egle, la ragazza malata terminale di Allacciate le Cinture, ruolo che le è valso il Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista) e speaker dai mille volti nella trasmissione radio Il Ruggito del coniglio, riesce a presentare in scena con leggerezza e follia, un compendio di umanità fatto di ossessioni, nevrosi, eccessi e brutalità espressioni dell’epoca in cui viviamo.
Paola percorre un sentiero psicotico e ironico incontrando una galleria di personaggi appartenenti ad una realtà metropolitana divertente ed esasperata: donne schizzate e stressate, iposocial e surreali, tessere di un puzzle-reality intelligentemente costruito. Una poetessa sconclusionata, una hostess con la fobia del volo, una rapper appiccicata, una manager dalla doppia personalità, la madre madonna addolorata, proprietaria indiscussa delle vite dei due figlioletti quarantenni e su tutte la rumena Kattinka che si destreggia tra ruolo di badante e operatrice di call center e la coatta romana, razzista verso tutto e tutti, straordinaria ed esasperata espressione di un presente che purtroppo ci circonda. E per fortuna che perle di saggezza spicciola ma efficace le distribuisce la vecchina, degna protagonista del finale di partita, che percorre la passerella centrale omaggiando i presenti con le sue velenose riflessioni e i suoi piccanti ricordi. Grande transformer e grande improvvisatrice la Minaccioni si fa apprezzare soprattutto per le interrelazioni estemporanee con il pubblico, immediate ed efficacissime, dando il meglio di sé nelle parti improvvisate, mettendosi dalla parte degli spettatori e tra di loro, per poi risalire sul palco e riprensentare un’altra soggetta, mentre la musica della dj Lady Coco le costruisce attorno un’atmosfera ancor più esasperata.
Lo spettacolo scorre piacevolmente, mai perdendo quel tono leggero e sapientemente ironico, che è l’essenza della storia.
Una pulp story di donne alla fine assurdamente reali, specchio delle nostre nevrosi e delle assurdità del nostro tempo. Donne riconoscibilissime e presenti nel quotidiano di ognuno. Tutte divertenti e tutte applauditissime.
data di pubblicazione: 26/04/2017
Il nostro voto:
da Accreditati | Apr 15, 2017
da Accreditati | Apr 6, 2017
Quattro detenuti, 48 ore di libertà, il senso di una condanna che non è solo all’interno del carcere, la disperata ricerca di uno spiraglio di riscatto nell’eterna dialettica tra “dentro” e “fuori”.
Dopo l’esordio alla regia con la commedia La mossa del pinguino, Claudio Amendola torna dietro la macchina da presa, cambiando completamente genere, per dirigere il noir Il permesso – 48 ore fuori (che Accreditati aveva già recensito già in occasione della proiezione al Noir in Festival), interpretato da lui stesso insieme a Luca Argentero, Giacomo Ferrara e Valentina Bellè.
Il film, di cui il regista è anche sceneggiatore insieme a Roberto Iannone e Giancarlo De Cataldo ( già “prestato al cinema” con Gomorra, Suburra), racconta il modo in cui quattro detenuti, diversi per età, sesso, estrazione sociale e curriculum criminale, trascorrono le 48 di libertà concesse loro prima di dover rientrare in carcere.
Donato (Luca Argentero), Angelo (Giacomo Ferrara), Rossana (Valentina Bellè) e Luigi (Claudio Amendola) sono tutti detenuti nel carcere di Civitavecchia, dove devono scontare il loro debito con la Giustizia, ma non si sono mai incontrati.
I motivi per cui si trovano in carcere sono diversi. Rossana, 25 anni, ricca e viziata, in rapporto conflittuale con la madre, è dentro per traffico di stupefacenti: è stata arrestata all’aeroporto mentre cercava di trasportare 10 kg di cocaina. Angelo, venticinquenne ragazzo di periferia, è stato condannato per rapina a mano armata, commessa con complici che non ha mai “denunciato”. Donato, 35 anni, ex pugile coinvolto in incontri clandestini, sta scontando una pena da innocente, sacrificandosi al posto del vero colpevole. Luigi, cinquantenne, è un criminale di lunga data, ha riportato una condanna per omicidio e ha già scontato 17 anni di pena.
Il film si apre con l’uscita dal carcere dei quattro detenuti: è il preludio al loro personale viaggio nel mondo esterno, che nel frattempo è cambiato e con cui devono fare i conti. Ognuno di loro è combattuto tra il desiderio di riscatto per una nuova vita e la tentazione di ricadere nella spirale della delinquenza, in una zona di confine tra colpa e redenzione, tra “dentro” e “fuori”, che pervade l’intera pellicola.
Anche se le storie dei quattro personaggi sono diverse, come lo stesso Amendola ha dichiarato in alcune interviste, sono accomunate da uno stesso sentimento che è l’amore: per un figlio, per una donna, per la persona ideale ancora da trovare.
Nonostante i protagonisti sembrino marchiati dall’illegalità in maniera indelebile e incapaci di sfuggire a un destino già scritto, il film lascia aperto uno spiraglio di redenzione. Ad una solida struttura narrativa che tratteggia in modo dinamico l’animo dei personaggi e tiene alta l’attenzione dello spettatore, si affianca una sapiente direzione della fotografia (Maurizio Calvesi), che restituisce scene ricche di pathos.
Si può dire quindi che la seconda prova da regista di Claudio Amendola non tradisce il genere, rendendo però genuino, vitale e personale il film.
Degna di nota il personaggio di Donato, ex pugile con i muscoli scolpiti e tatuati, accecato dalla rabbia e della frustrazione, alla ricerca disperata della moglie costretta a prostituirsi, interpretato egregiamente da un inedito Luca Argentero che esce dai suoi ruoli consueti e stupisce in positivo.
data di pubblicazione: 06/04/2017
Scopri con un click il nostro voto:
da Accreditati | Feb 27, 2017
Gli Oscar 2017 confermano in larga parte i pronostici: da una parte la mastodontica operazione artistico-commerciale realizzata con La la Land e dall’altra parte, a fare da contraltare, l’impegno politico-sociale di Moonlight e la ribalta del cinema di nicchia con Manchester by the Sea.
A fare da sfondo (anche questo era in larga parte prevedibile), la nuova “era Trump”, rispetto alla quale il cinema, non solo americano, ha fin da subito mostrato la sua insofferenza.
La sola autentica sorpresa, per la verità già lasciata presagire dalle dichiarazioni rese nei giorni scorsi da Gianfranco Rosi, sta nella mancata vittoria di Fuocoammare, battuto nella categoria del miglior documentario da OJ: made in America: i mali e i vizi made in Usa hanno la meglio sulle tragedie made in Italy.
La la Land la fa da mattatore, aggiudicandosi sei statuette e, in particolare, il trofeo per la miglior regia a Daniel Chazelle e quello per la miglior attrice protagonista a Emma Stone, che ha la meglio sulla Jackie di Natalie Portman.
Il premio per il miglior attore protagonista va invece a Casey Affleck per Manchester by the Sea, pellicola che si aggiudica anche la statuetta per la miglior sceneggiatura originale.
Moonlight viene invece incoronato miglior film della stagione cinematografica in corso, con buona pace delle politiche che il nuovo Presidente sembra intenzionato a portare avanti e …dopo l’errore nell’annuncio di Warren Beatty, che ha annunciato La la Land come miglior film vincitore invece di Moonlight.
Confermate le aspettative della vigilia per l’iraniano Il Cliente, miglior film straniero, anche se Asghar Farhadi sceglie di non presentarsi per ritirare il premio dalle mani dell’America di Donald Trump.
Arrival, invece, deve accontentarsi della statuetta per il miglior montaggio sonoro.
Riportiamo qui di seguito la lista di tutte le candidature, con il vincitore di ciascuna categoria.
MIGLIOR FILM
La La Land
Moonlight
Manchester by the Sea
Arrival
Fences
Hacksaw Ridge
Hell or High Water
Hidden Figures
Lion
MIGLIOR REGIA
Damien Chazelle (La La Land)
Barry Jenkins (Moonlight)
Kenneth Lonergan (Manchester by the Sea)
Denis Villeneuve (Arrival)
Mel Gibson (Hacksaw Ridge)
ATTORE PROTAGONISTA
Ryan Gosling (La La Land)
Casey Affleck (Manchester by the Sea)
Andrew Garfield (Hacksaw Ridge)
Viggo Mortensen (Captain Fantastic)
Denzel Washington (Fences)
ATTRICE PROTAGONISTA
Emma Stone (La La Land)
Natalie Portman (Jackie)
Isabelle Huppert (Elle)
Ruth Negga (Loving)
Meryl Streep (Florence Foster Jenkins)
ATTORE NON PROTAGONISTA
Mahershala Ali (Moonlight)
Jeff Bridges (Hell or High Water)
Lucas Hedges (Manchester by the Sea)
Dev Patel (Lion)
Michael Shannon (Nocturnal Animals)
ATTRICE NON PROTAGONISTA
Michelle Williams (Manchester by the Sea)
Viola Davis (Fences)
Nicole Kidman (Lion)
Octavia Spencer (Hidden Figures)
Naomie Harris (Moonlight)
SCENEGGIATURA ORIGINALE
La La Land
Hell or High Water
The Lobster
Manchester by The Sea
20th Century Women
SCENEGGIATURA ADATTATA
Arrival
Fences
Hidden Figures
Lion
Moonlight
MIGLIOR FILM STRANIERO
Land of Mine (Danimarca)
A Man Called Ove (Svezia)
Il Cliente (Iran)
Tanna (Australia)
Toni Erdmann (Germania)
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Oceania
Zootropolis
Kubo e la spada magica
The Red Turtle
My Life as A Zucchini
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Arrival
La La Land
Lion
Moonlight
Silence
MIGLIOR MONTAGGIO
La La Land
Arrival
Moonlight
Hell or High Water
Hacksaw Ridge
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Arrival
Fantastic Beasts and Where To Find Them
Hail Caesar
La La Land
Passengers
MIGLIORI COSTUMI
Allied
Fantastic Beasts and Where To Find Them
La La Land
Jackie
Florence Foster Jenkins
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE
A Man Called Ove
Star Trek Beyond
Suicide Squad
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Rogue One: A Star Wars Story
Deepwater Horizon
Doctor Strange
Il Libro della Giungla
Kubo e la spada magica
MIGLIOR SONORO
Arrival
Hacksaw Ridge
La La Land
Rogue One: A Atar Wars Story
13th
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Arrival
Deep Water Horizon
La La Land
Hacksaw Ridge
Sully
MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE
La La Land
Jackie
Lion
Moonlight
Passengers
MIGLIOR CANZONE
City of Stars (La La Land)
Audition (La La Land)
Can’t Stop the Feeling (Trolls)
The Empty Chair (Jim: The James Foley Story)
How Far I’ll Go (Oceania)
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Fuocoammare
I Am Not Your Negro
Life
Animated
OJ: Made in America
13th
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
Extremus
4.1 Miles
The White Helmets
Joe’s Violin
Watani My Homeland
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Ennemis Interieurs
La Femme et le TGV
Silent Nights
Sing
Timecode
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE
Pearl
Piper
Blind Vaysha
Pear Cider and Cigarettes
Borrowed Time
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