CINEMA DA CASA: UNA INIZIATIVA DI ALICE NELLA CITTÁ

CINEMA DA CASA: UNA INIZIATIVA DI ALICE NELLA CITTÁ

In un periodo nel quale l’emergenza CoVid-19 ci impone di stare a casa, prevedendo la chiusura di tutte le sale di cinema ed i teatri italiani, vi proponiamo una piacevole iniziativa proposta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli di Alice nella città. Proiezioni in diretta Facebook e Instagram dal giovedì alla domenica alle ore 22 sulle facciate della nostra città ed anche in tanti altri luoghi nel mondo di sequenze di film scelti e commentati da attori e personaggi appartenenti al mondo della cultura. Noi li seguiremo e ve li racconteremo, ma invitiamo tutti a collegarsi ai canali social di Alice nella città per essere presenti e partecipare. L’iniziativa è partita il 19 marzo alle 22 con Anna Foglietta, mentre oggi 20 marzo sempre alle 22 ci saranno Paola Minaccioni e Paolo Calabresi.

Cinema da casa è una iniziativa immaginata da Alice nella Città, il Festival Internazionale dedicato ai più giovani,  per unire le persone attraverso il cinema. Le proiezioni nascono dall’idea di usare come schermo gli spazi di vita delle persone, e proiettare le trame e le immagini dei film che ci legano per aver modo di stare insieme anche se lontani. Le sequenze e le immagini dei film che abbiamo amato di più verranno proiettate ogni sera  alle 22:00 dalla nostra finestra di casa, alternando sequenze tratte da feel-good movies, titoli di cinema classico e  film vintage-pop italiani. Una multiprogrammazione corale fatta da tante persone, da tante finestre diverse. In questa prima settimana, solo per citare alcuni titoli, abbiamo proiettato I 400 colpi, L’attimo fuggente, Billy Elliot, Nuovo cinema paradiso, La dolce vita, Il cielo sopra Berlino, Miracolo a Milano, Il Grande Dittatore ma anche titoli dedicati ai bambini come Gli Aristogatti. Chi non ha la possibilità di proiettare, potrà inviarci dei suggerimenti tramite tutti i canali social e saremo noi a programmare le immagini dei loro film del cuore. Chi invece può farlo, è invitato ad aprire le finestre come noi, illuminando la propria strada, il proprio palazzo e la propria città. Sono tante le città che hanno già aderito al progetto, tante le finestre affacciate sul mondo che hanno voglia di sognare insieme a noi. Solo a Roma stanno proiettando i quartieri Montemario, Centocelle e San Lorenzo ma, contemporaneamente, lo stanno facendo anche le città di Torino – con il condominio di Via Santagiulia 55 – Palermo e Bari. All’estero stanno partecipando dalle Filippine, da Metro Manila, dal Brasile e dal Vietnam, e stanno per iniziare anche in Inghilterra, in Francia, in Svizzera e in Bulgaria, luoghi dai quali s le nostre dirette sono seguite tutte le sere, e dove le nostre immagini vengono ricondivise.
Da oggi e per tutte le prossime settimane dal giovedi alla domenica, oltre alle consuete proiezioni, avremo degli amici di finestra – degli ospiti, in diretta Facebook e Instagram che condivideranno con noi questo momento, scegliendo due film significativi per ognuno.  Ecco i primi nomi:

GIOVEDÌ 19 MARZO – ORE 22:00
Anna Foglietta
VENERDÌ 20 MARZO – ORE 22:00
Paola Minaccioni e Paolo Calabresi
SABATO 21 MARZO – ORE 22:00
Silvia D’amico e Pappi Corsicato
DOMENICA 22 MARZO – ORE 22:00
Michela Cescon e Blue Yoshimi

L’idea di proiettare alle 22:00 nasce dalla speranza che si riesca ad andare a dormire con il cuore più leggero dopo queste giornate faticose, grazie alla condivisione di un momento dedicato alla visione di scene tratte dai film che amiamo di più. Per ulteriori informazioni su come aderire al Cinema da Casa, consulta il sito o i canali social.

data di pubblicazione:20/03/2020

OSCAR 2020

OSCAR 2020

Gli Oscar 2020 sono stati segnati da previsioni della vigilia fin troppo agevoli da confermare e da sorprese che, in qualche modo, sono destinate a restare nella storia.

La previsione tanto scontata ma troppo difficile da smentire era quella del premio a Joaquin Phoenix come miglior attore protagonista per la sua magnetica interpretazione in Joker: fin dalla prima proiezione del film alla Mostra di Venezia, era chiaro che sarebbe stato difficile, se non impossibile, superare una simile prova da attore.

La sorpresa “storica” è stata quella di Parasite del sudcoreano Bong Joon-ho, che si aggiudica le statuette più ambite di miglior film e miglior regia, cui si aggiungono i premi per miglior film straniero e miglior sceneggiatura originale. È la prima volta che un film in lingua inglese conquista la vetta del miglior film agli Oscar, dopo aver vinto già la Palma d’oro a Cannes.

La miglior attrice protagonista è Renèe Zellweger che, per il ruolo di Judy, torna a stringere l’Oscar tra le mani dopo Ritorno a Cold Mountain.

Quanto agli attori non protagonisti, gli Oscar sono andati al (prevedibile) Brad Pitt per C’era una volta…a Hollywood e a (una forse meno scontata) Laura Dern per Storia di un matrimonio.

La miglior canzone è miglior canzone è (I’m Gonna) Love Me Again in Rocketman, con Sir Elton John che riceve il suo secondo Oscar dopo quello conquistato nel 1995 con Il Re Leone.

Come tutte le notti degli Oscar, è inevitabile fare anche il conto dei “non premiati”. L’assenza più assordante è probabilmente quella di The Irishman di Martin Scorsese che, malgrado dieci candidature e tante citazioni durante le premiazioni, torna a casa senza statuette. Anche 1917 di Sam Mendes, indubbiamente tra i favoriti, deve “accontentarsi” di fotografia, effetti speciali e montaggio sonoro. C’era una volta… a Hollywood di Quentin Tarantino porta a casa, oltre al premio a Brad Pitt, la statuetta per la miglior scenografia.

Qui di seguito tutti i premi vinti per ciascuna categoria in concorso!

Miglior film
Parasite

Miglior regia
Bon Joon Ho Parasite

Attrice protagonista
Renée Zellweger Judy

Attore protagonista
Joaquin Phoenix Joker

Attrice non protagonista
Laura Dern Storia di un matrimonio

Attore non protagonista
Brad Pitt C’era una volta… a Hollywood

Film d’animazione
Toy Story 4

Film internazionale (ex straniero)
Parasite (Corea del Sud)

Sceneggiatura originale
Parasite

Sceneggiatura non originale
Jojo Rabbit

Cortometraggio animato
Hair Love

Documentario
American Factory

Cortometraggio documentario
Learning to skateboard in a warzone

Cortometraggio
The Neighbor’s Widow

Colonna sonora
Joker

Canzone originale
(I’m Gonna) Love Me Again – Rocketman

Fotografia
1917

Effetti speciali
1917

Trucco e acconciature
Bombshell

Scenografia
C’era una volta… a Hollywood

Costumi
Piccole donne

Montaggio
Le Mans ’66 – La grande sfida

Sonoro
Le Mans ’66 – La grande sfida

Montaggio sonoro
1917

TREND – NUOVE FRONTIERE DELLA SCENA BRITANNICA – XVIII EDIZIONE

TREND – NUOVE FRONTIERE DELLA SCENA BRITANNICA – XVIII EDIZIONE


(Teatro Belli – Roma, 17 ottobre/21 dicembre 2019)

Ciclo di 18 spettacoli in scena al Teatro Belli di Trastevere, direttamente a Roma dalla scena britannica del Royal Court Theatre di Londra – il teatro degli scrittori sconosciuti, emergenti o già affermati. Alla fine di questo articolo tutti gli appuntamenti che noi di Accreditati seguiremo.

 

Iniziato il 17 ottobre – in felice concomitanza con la Festa del cinema di Roma, TREND- nuove frontiere della scena britannica, rassegna di testi o proposte monografiche di testi – come indicato dal direttore del Festival Rodolfo Di Giammarco – è arrivato ormai alla sua diciottesima edizione, sempre sul palcoscenico del teatro Belli di Trastevere con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali e della Regione Lazio. Diciotto è anche il numero degli spettacoli in cartellone fino a dicembre prossimo e ancora diciotto è il numero delle nuove produzioni annunciate dal Royal Court Theatre di Londra da settembre di quest’anno fino ad agosto dell’anno prossimo. Uno scambio di autori e testi tra i teatri delle due grandi città, con la promessa di poter vedere prossimamente a Roma spettacoli in scena al Royal Court.

I temi trattati negli spettacoli spazieranno dall’esame della crisi dalle condizioni umane, intime e/o familiari a un approfondimento dei concetti di perdita, alienazione, vecchiaia e morte. Due testi si concentreranno sul nonsenso delle scacchiere elettroniche e geopolitiche attuali.

I lavori sono stati realizzati e adattati da un folto gruppo di eccellenti artisti italiani: Valter Malosti, Francesco Bonomo, Massimiliano Farau, Carlo Sciaccaluga, Luca Torraca, Giorgina Pi, Lorenzo Lavia, Fabrizio Arcuri, Silvio Peroni, Maurizio Mario Pepe, Massimo Di Michele, Carlo Emilio Lerici, Marco M. Casazza, Eleonora D’Urso, Erika Z. Galli e Martina Ruggeri, Niccolò Matcovich, Stefano Patti, Enrico Frattaroli.

Di seguito il calendario completo e le date degli spettacoli:

17 / 18 / 19 ottobre
CIARA
di David Harrower
con Roberta Caronia
reading a cura di Valter Malosti
produzione TPE – Teatro Piemonte Europa


21 / 22 / 23 ottobre
GOD OF CHAOS
di Phil Porter
con Daniel Dwerryhouse, Agnese Fois, Noemi Medas e Michael Habibi Ndiaye
regia Francesco Bonomo
produzione Sardegna Teatro,
Bonomo/Dwerryhouse


25 / 26 / 27 ottobre
LOVEPLAY
di Moira Buffini
con gli allievi attori e attrici del primo anno dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
mise en espace a cura di
Massimiliano Farau
in collaborazione con il Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali (SEAI) della Sapienza Università di Roma e l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”


29 / 30 / 31 ottobre
FLY ME TO THE MOON
di Marie Jones
con Alice Arcuri e Eva Cambiale
regia Carlo Sciaccaluga
produzione ariaTeatro


1 / 2 novembre
PROGETTO ALAN BENNETT
Una patatina nello zucchero / Aspettando il telegramma
due spettacoli di e con Luca Toracca
produzione Teatro dell’Elfo


5 / 6 novembre
BOX CLEVER
di Monsay Whitney
con Gaia Insenga
regia Giorgina Pi
produzione Angelo Mai/Bluemotion


8 / 9 / 10 novembre
THE GARDEN
di Zinnie Harris
con Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli
regia Lorenzo Lavia
produzione La Compagnia dei Masnadieri


11 / 12 / 13 novembre
AN INTERVENTION / UN INTERVENTO
di Mike Bartlett
con Gabriele Benedetti e Rita Maffei
regia Fabrizio Arcuri
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG


15 / 16 / 17 novembre
STRAIGHT
di D.C. Moore
con Daniele Marmi, Giovanni Anzaldo, Giulia Rupi e Eleonora Angioletti
regia Silvio Peroni
produzione Khora Teatro in collaborazione con l’Ass. Cult. La Filostoccola


dal 19 al 23 novembre
FURNITURE
di Sonya Kelly
con Cecilia Di Giuli, Valeria Flore Edoardo Purgatori, Nicola Civinini e Maurizio Mario Pepe
regia Maurizio Mario Pepe
messa in scena Compagnia “La Forma dell’Acqua” / produzione Khora Teatro


25 / 26 novembre
JUDITH “Un distacco dal corpo”
di Howard Barker
con Federica Rosellini, Aurora Cimino e Giuseppe Sartori
regia Massimo Di Michele
produzione SmartIt


dal 28 novembre al 1 dicembre

PROGETTO MCGUINNESS

THE MATCH BOX / BAGLADY
di Frank McGuinness
con Francesca Bianco / Barbara Lerici
regia Carlo Emilio Lerici
produzione Teatro Belli


3 / 4 / 5 dicembre
FOR ONCE
di Tim Prince
con Selvaggia Quattrini, Marco M. Casazza e Michele Dirodi
regia Marco M. Casazza
produzione Centro Teatrale Bresciano


7 / 8 dicembre
I’M A MINGER / SONO UNA FRANA
di Alex Jones
con Eleonora D’Urso
adattamento e regia Eleonora D’Urso
produzione Interno19


10 / 11 / 12 dicembre
STRIPPED
di Stephen Clark
con Francesco La Mantia e Alice Torriani
regia Erika Z. Galli e Martina Ruggeri
produzione Industria Indipendente


14 / 15 dicembre
OUT OF LOVE
di Elinor Cook
con Livia Antonelli, Chiara Aquaro, Riccardo Pieretti
regia Niccolò Matcovich
produzione Compagnia Habitas


17 / 18 dicembre
DIARY OF A MADMAN
di Al Smith, dopo Gogol
con Marco Quaglia, Sarah Sammartino, Federico Tolardo, Maria Vittoria Argenti e Arianna Pozzoli
regia Stefano Patti
produzione 369gradi


20 / 21 dicembre
4.48 PSYCHOSIS
di Sarah Kane
con Mariateresa Pascale
regia Enrico Frattaroli
produzione Frattaroli – Pascale
in collaborazione con Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale


In calendario anche un ciclo di proiezioni per il giorno 3 novembre

ore 15.00 – THE CONTAINER regia Carlo Emilio Lerici
ore 17.00 – IFIGENIA IN CARDIFF regia Valter Malosti
ore 19.00 – LOVESONG regia Carlo Emilio Lerici

data di pubblicazione:18/10/2019

SARAH & SALEEM – Là dove nulla è possibile di Muayad Alayan, 2019

SARAH & SALEEM – Là dove nulla è possibile di Muayad Alayan, 2019

Il sottotitolo con cui questo film è arrivato nelle nostre sale dice molto, forse tutto, di ciò che “non può accadere” in una terra dilaniata da un clima di costante tensione, come quello che caratterizza i rapporti tra Israele e Palestina.

 

L’israeliana Sarah è sposata con un ufficiale dell’esercito e gestisce un bar a Gerusalemme Ovest; Saleem, anche lui sposato e prossimo padre, è palestinese e vive a Gerusalemme Est dove fa il fattorino per un panificio. I due, pur non trascurando le rispettive famiglie, hanno una relazione che di fatto si limita a fugaci rapporti sessuali consumati all’interno del furgoncino che l’uomo usa per il suo lavoro. Sarah e Saleem sono due persone che “politicamente” parlando non dovrebbero stare insieme ma che invece non considerano affatto questo aspetto delle loro vite: il loro “tradimento” privato si trasformerà incredibilmente in un caso politico e sociale di dimensioni inimmaginabili.

Palestinese doc, ma con una formazione cinematografica americana, Muayad Alayan con Sarah & Saleem realizza un piccolo capolavoro costruito su una sceneggiatura, curata da suo fratello Rami, perfetta, che non cade nei soliti cliché della storia d’amore impossibile, sullo sfondo degli attriti sanguinosi tra israeliani e palestinesi. Ma ciò che affascina e appassiona di più, di questo vero e proprio gioiello cinematografico, è il peso delle circostanze casuali che trasformano una semplice infedeltà coniugale in qualcosa che sfugge a qualunque controllo, in un meccanismo dove i tasselli della storia sembrano incastrarsi alla perfezione per arrivare ad un risultato quanto mai imprevedibile e per dimostrare, ancora una volta, come in questa terra massacrata nulla sia veramente possibile.

Lo scontro titanico tra le due donne coinvolte, Sarah e Bisa, la giovane moglie di Saleem in attesa del loro primo figlio, rappresenta il fulcro del film: sono loro le vere protagoniste della storia e saranno loro a trovare una soluzione non banale, e di certo non priva di sofferenza, mentre agli uomini non rimarrà che scontrarsi per fomentare un odio che non sembra avere soluzione di continuità.

Il film trova ispirazione da una storia vera e riesce a tratteggiare, in un’ambientazione dove ogni singola scena ci parla di conflitto razziale e di soprusi, il ritratto di due donne molto diverse, rivali in amore ma entrambe vittime, che hanno tuttavia il coraggio di lottare insieme per far emergere la verità, sfidando ogni possibile conseguenza.

Presentato in anteprima italiana al Bari International Film Festival, il film ha già riscosso importanti premi con ampi consensi di critica e di pubblico. Da non perdere.

data di pubblicazione:08/05/2019


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IL MAESTRO DI VIOLINO di Sérgio Machado, 2018

IL MAESTRO DI VIOLINO di Sérgio Machado, 2018

Laerte, sin dalla tenera età di quattro anni, si è dedicato con passione allo studio del violino incoraggiato dai genitori che ne hanno fatto un vero e proprio bambino prodigio e che continuano, anche da adulto, a seguirlo a distanza con un interesse molto pressante. Ma la tensione ed una incontrollata emotività lo bloccano durante un’importante audizione per far parte dell’orchestra sinfonica di San Paolo in Brasile; non riuscendo a confessare ai genitori il suo fallimento, Laerte per sostenersi decide di accettare un incarico temporaneo come insegnante di musica presso una scuola pubblica che si trova all’interno della grande favela di Heliopolis. L’uomo scoprirà che conquistarsi, con rabbia e determinazione, la fiducia di quegli adolescenti ribelli, alcuni dei quali inseriti nel contesto della malavita locale, sarà la migliore medicina per superare le sue incertezze con le quali farà finalmente i conti.

 

 

Il Maestro di Violino uscito da poco nelle nostre sale, seppur sembri ricalcare il film del 2017 La Mélodie del regista e attore Rochid Hami ambientato nella periferia parigina, in realtà risulta essere precedente ad esso di ben due anni. La trama è molto simile e le problematiche di giovani emarginati che solo attraverso la passione per la musica riescono a realizzare il proprio riscatto sociale anche; ma c’è da dire che questa pellicola di Sérgio Machado è più incisiva della versione francese. Il regista brasiliano, tra una sonata di Bach e un brano strumentale rap, trova infatti ispirazione e pretesto per parlarci dei problemi del suo paese, inserendo questa storia sulla potenza salvifica della musica all’interno della violenza e del malaffare di una delle più grandi favelas dell’America latina. Protagonista è il virtuoso violinista Laerte (Làzaro Ramos) che, con le sue insicurezze caratteriali, si trova quasi forzatamente ad avere a che fare con un gruppo di ragazzi disadattati che frequentano svogliatamente le sue lezioni di musica; ma per loro studiare uno spartito può rappresentare anche elemento di distrazione dalla brutale realtà in cui vivono e Laerte dovrà renderli consapevoli di quanto la musica abbia una propria intrinseca forza che travalica ogni barriera sino a rendere veramente liberi.

La narrazione rimanda alla storia vera della nascita dell’Istituto Baccarelli che, proprio in quella favela, convogliò centinaia di ragazzi verso lo studio della musica classica, impartendogli un’educazione musicale di alto livello tanto che oggi la sua orchestra sinfonica riesce a portare al successo giovani di grande talento.

Il film, ben fatto e molto realistico, entra silenziosamente nella psicologia non solo dei ragazzi ma anche del loro professore che si scontrerà con compromessi pesanti per raggiungere il suo obiettivo, necessario a lui e ai suoi allievi.

data di pubblicazione:17/09/2018


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