ANTONIO E CLEOPATRA di William Shakespeare, con Anna Della Rosa e Valter Malosti

15 Feb 2025 | Accredito Teatro

foto di Tommaso Le Pera

regia di Valter Malosti

(Teatro Quirino – Roma, 11/16 febbraio 2025)

Testo della maturità, Antonio e Cleopatra di William Shakespeare arriva dopo le grandi tragedie di Amleto, Macbeth, Re Lear. A un anno dal debutto lo spettacolo che vede in scena la coppia Malosti/Della Rosa è ora (non solo drammaturgicamente) a Roma.

Dopo un prologo che invita a prestare attenzione alla vicenda che si sta per svolgere con gli occhi dell’immaginazione, più che con lo sguardo fisico, il sipario si apre su una scena instabile, in cui manca la quieta armonia donata da un punto di fuga. Le venature del marmo delle alte pareti che la contengono aumentano l’effetto deformante di un luogo geograficamente non collocabile. Siamo nello spazio dei sogni, la cui percezione di rapimento è amplificata dal tappeto sonoro di suoni e voci di GUP Alcaro. E come il sogno si svolge in un unico piano sequenza, così qui i cinque atti della tragedia accadono tutti in un solo, lungo tempo. Si vaga nelle regioni metafisiche della mente umana in cui si fanno guerra passione e volontà.

Marco Antonio, interpretato dallo stesso Malosti, è richiamato a Roma per i suoi doveri di triumviro, costretto dal potere a spegnere l’euforia della passione che lo travolge per Cleopatra. Nel ruolo della regina d’Egitto la compagna – non solo artistica – del regista, Anna Della Rosa. Di contrasto allo statuario condottiero romano, pilastro del mondo, è una fiammella che arde nei costumi realizzati da Carlo Poggioli. Danza nell’aria e cavalca destrieri con la stessa agilità con cui cambia registro nella stessa frase. Veloce come Shakespeare nel mutare la scena da Alessandria a Roma, da Azio ad Atene e per tutto il Mediterraneo.

In un contesto in cui la storicizzazione dei fatti passa in secondo piano per dare spazio invece al potere evocativo della parola – che nella traduzione e adattamento curati dal regista insieme a Nadia Fusini acquista di valore poetico – i personaggi sono il luogo dell’azione. Figurano nel cast Massimo Verdastro, un ipnotizzante indovino in grado di realizzare con la voce l’incantesimo della parola e Danilo Nigrelli nel ruolo di Enobardo, a cui è affidato il compito di sciogliere la complicata vicenda, oltre ai giovani interpreti usciti dalla scuola dello Stabile di Torino.

È alquanto evidente che nella regia di Valter Malosti al classico scespiriano Antonio e Cleopatra ogni elemento scelto concorra a generare nello spettatore una perdita di equilibrio, un senso di ebbrezza. La vertigine che rimane addosso dopo aver sognato di volare, ma anche l’inquietudine di angosciose visioni. La certezza che senza l’illusione del sogno la realtà non è altro che un contenitore vuotato di senso.

data di pubblicazione:15/02/2025


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