Documentario sulla vita e le prestigiose opere di Anselm Kiefer . L’artista tedesco, pittore e scultore è considerato uno dei più grandi artisti tra il XX e XXI secolo. Il pluripremiato regista, Wim Wenders ci regala uno straordinario lungometraggio sul Maestro tedesco. Un affresco girato con la tecnica del 3D che ne esalta attraverso allegorie, figure, installazioni, forme e contenuti, l’importanza del suo percorso artistico ed esistenziale
Come raccontare un artista, come renderlo personaggio autentico e affascinante. Lo sa bene un grande cineasta quale, Wim Wenders che, non pago del successo di Perfect Days, ci regala un’ennesima perla della sua straordinaria filmografia. Di recente, si assiste al proliferare di docu-film sulle vite e opere di artisti e musicisti, non ultimo, quello su Edward Hopper. Quasi sempre, tocca dirlo, si tratta di onesti compitini ben svolti e improntati sul grado di interesse che generano presso il grande pubblico i personaggi coinvolti. In questo caso, invece, tutto viene stravolto dall’aspetto visivo (un consapevole utilizzo del 3D), dalla tecnica magistrale di Wenders, dall’imponenza delle opere di Kiefer, come dai luoghi e dalle storie narrate. Niente viene lasciato al caso, si parla, e spesso è l’artista stesso (ripreso ora bambino, ora giovane adulto, ora uomo maturo) a farlo attraverso le sue parole. Si racconta a tutto tondo, in modo a volte cruento, a volte poetico, sempre sontuoso, un uomo e il suo percorso esistenziale e artistico. Anselm, artista monumentale, sognatore, indagatore dell’animo umano, consapevole fustigatore dei costumi, capace anche di terribili provocazioni, per esempio, ai danni dei suoi stessi compatrioti, allorché poco inclini o pigri nel rinnegare il nazismo. Come l’uomo, geniale e controverso, così la sua opera fatta di eccessi, di ombre e di colori, di materia viva, di fuoco e di fango, di misteri ed alchimie, di angeli e diavoli anche contemporanei.
La narrazione, però, non è mai didascalica e ovvia, ma procede per sbalzi e continui salti temporali, in grado di illuminare i progetti, le ispirazioni, il processo creativo di un uomo e di tutta una vita al servizio dell’arte e della conoscenza. Un’esperienza unica, un ritratto di artista, volto a far conoscere ad un pubblico più vasto un supremo artista contemporaneo e la sua monumentale produzione. Wenders con questo lavoro torna ai fasti del documentario, Il Sale della Terra sul fotografo Sebastiao Salgado che gli valse diverse candidature agli Oscar.
Prodotto da Road Movies e distribuito in Italia da Lucky Red. L’uscita del film in Italia è prevista per il 30 di aprile.
data di pubblicazione:29/04/2024
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