A WORKING MAN di David Ayer, 2025

(Locandina tratta da cartella stampa)

Chicago. Levon (J. Statham) ex membro dei Royal Marines cerca ora di vivere tranquillamente. Lavora ormai da tempo, molto benvoluto, come capocantiere in una ditta di costruzioni edili. La figlia dei suoi datori di lavoro viene però rapita dalla Mafia Russa. Si trasformerà allora in una macchina da guerra perché solo lui può riuscire là dove la polizia non sa agire….

Il regista Ayer è un veterano degli Action Movie. Ad un anno dalla discreta accoglienza di The Beekeeper il regista ricompone la squadra con Statham sulla base di uno script co-sceneggiato addirittura con S. Stallone. A Working Man pur con il contributo di Stallone non apporta né intende apportare, nulla di nuovo al Genere ed è un film abbastanza convenzionale. Ciò non di meno è innegabilmente efficace e sarà apprezzato dagli appassionati e dai tanti fan di Statham. Un prodotto ben calibrato e tutt’altro che banale. Un film cinico, duro ed amorale. Un Action Thriller che riprende temi già sviluppati da altri film ed in cui l’attore inglese sconfina in territori fino a ieri occupati da L. Neeson. Il modello è infatti, con piccole varianti, proprio Taken (2008).  Siamo in piena formula consolidata e con i soliti ingredienti base. Il film procede infatti per automatismi, il che ha del positivo e del negativo al tempo stesso. Che predomini l’uno o l’altro, in tali casi, dipende solo dalla qualità dell’interprete. Ovviamente al centro di tutto c’è solo lui: Statham. L’attore pur nei limiti della sua recitazione, fa bene quel che fa, è convincente e raramente ha deluso i suoi fan. Ha un suo indubbio carisma e si è scavata una sua ben definita nicchia nel lucroso mercato di questo tipo di film. Anche lui è ormai divenuto un “genere di se stesso”, uno Statham Movie. Film con budget ragionevoli ma con redditività massimizzata. Per gli appassionati non si pone alcun problema. Basta che si rispettino tutti i codici dei film: azione, suspense, scontri fisici, sparatorie e successo finale del giustiziere solitario. A Working Man va infatti visto non pensando alla logicità o veridicità della vicenda ma apprezzando solo il susseguirsi di scazzottate, tensione, inseguimenti adrenalinici e combattimenti con tutte le armi possibili. Un film costruito su misura proprio per Statham.

Ayer si conferma abile realizzatore di film commerciali. Dirige con stile, buon ritmo e qualità delle inquadrature. Le sequenze dei combattimenti sono ben coreografate. Il suo A Working Man senza cercare di fare nulla di più del dovuto e di quanto atteso coglierà senz’altro le aspettative degli amanti del Genere e dell’attore.

data di pubblicazione:09/04/2025


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