(75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia)
Arrivano le star al Lido ed è un bel vedere. Nella terza giornata è stato presentato A star is born, primo film da regista per Bradley Cooper, con un’interprete d’eccezione, Lady Gaga, nel ruolo che per ben tre volte è stato coperto da illustri attrici. La più recente versione del film è quella del 1976 con la coppia Barbra Streisand e Kris Kristofferson, a cui pare il giovane talentuoso attore si sia ispirato per quella che potremmo definire la storia d’amore per antonomasia.
Il musicista country-rock Jackson Maine detto Jack (B.Cooper), dopo un concerto incontra per caso una cantante di nome Ally (Lady Gaga) che si esibisce in un locale di drag queen, unica donna ammessa a salire su quel palco per le sue straordinarie doti vocali, ma non sufficientemente bella per avere successo in campo musicale (sfida vinta nella vita dal “personaggio” Lady Gaga). I due si incontrano dapprima solo musicalmente e Jack capisce immediatamente di aver a che fare con un vero e proprio animale da palcoscenico. La loro storia d’amore coronerà tra alti e bassi le loro carriere, una in ascesa l’altra in declino. Il resto è storia già conosciuta ai più.
Due star al debutto, dunque, una come regista e cantante con doti in quest’ultimo caso davvero notevoli, l’altra come attrice da cui aspettarsi un risultato sorprendente essendo già un’interprete particolare nel panorama musicale mondiale. Entrambi sulla scena non risultano perfettamente compatibili: lui bellissimo, alto, con uno sguardo profondo e tenero, lei piccola di statura e non bellissima, con un profilo “greco” che nella carriera reale è diventato il suo punto di forza, elementi che tuttavia insieme sortiscono l’ovvio risultato di far emergere il ruolo da pigmalione di lui nei confronti di una stella che sta per brillare nel firmamento musicale.
A star is born, presentato fuori concorso in prima mondiale a Venezia, è un prodotto perfetto per incantare un pubblico che è alla ricerca di evasione: Cooper non è solo bellissimo ma anche molto bravo, la storia d’amore è di quelle che fanno sognare, i brani musicali scritti dai due interpreti assieme a Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson sono a dir poco accattivanti e creano il vero filo conduttore di tutta la vicenda, senza parlare delle scene e della fotografia, quest’ultima ad opera di Matthew Libatique (Il cigno nero), che completano un pacchetto molto ben architettato.
Tuttavia questa “impossibile storia d’amore”, come l’ha definita il neo regista, che commuove e ci fa sognare, risulta a tratti stucchevole e noiosa a causa di questa nuova (e a volte inappropriata) tendenza di produrre pellicole che superano le due ore che mai come in questo caso pesano, peccando la trama di originalità.
data di pubblicazione:01/09/2018
Nonostante l’epilogo negativo, la recensione mi ha comunque incuriosita così come la strana coppia dei protagonisti, perciò penso che andrò senz’altro a vedere Cooper, uno dei miei attori preferiti, alle prese questa volta anche con la regia soprattutto se la fotografia e le musiche insieme alla bellezza innegabile del coprotagonista aiutano a sognare.
Una delle coppie più attese al Lido! Vedrò certamente il film, anche se non posso che concordare sulle perplessità relative alla durata eccessiva dei film, specie di quelli che dovrebbero rappresentare un “cinema d’evasione”