(Teatro Flaiano – Roma, 28 gennaio 2019)
La Marlene di Quince, questo il nome d’arte scelto da Castagnari per interpretare la diva, è una donna sulla cinquantina, consapevole del successo ottenuto in una vita straordinaria. Dentro i suoi vestiti, vista dalla platea, è intoccabile e irraggiungibile, ma anche drammaticamente sola.
Il teatro Flaiano, piccola sala nel centro storico di Roma carica di racconti e di personaggi che si sono esibiti sul suo palcoscenico (da Anna Magnani a Monica Vitti e Aldo Fabrizi, solo per citarne alcuni), apre le sue porte a noi di accreditati.it, invitandoci a una serata dove abbiamo assistito a un vero e proprio evento, molto più che a uno spettacolo. A tornare in scena è Riccardo Castagnari, con una performance che debuttò la sera di san Valentino di diciotto anni fa proprio qui, in questo teatro. La serata è memorabile, l’attore sta per portare in scena per l’ultima volta, sembra, questo personaggio che in tutti questi anni ha riscosso un grande successo sia nazionale che internazionale, con le sue edizioni in Messico e a Parigi, dove tra l’altro vinse il Premio Marius come miglior spettacolo musicale nel 2009. La sala è gremita di fans e amici, più della metà hanno già visto più volte Quince esibirsi nei costumi (perché panni sarebbe riduttivo) della grande Marlene Dietrich.
La sobrietà della scena non fa altro che risaltare ancora di più il personaggio. Parrucca bionda, piume, veste da camera, controluce: sulle note dell’illusione inizia il grande gioco del travestimento, ed è una sfilata continua di abiti e pungenti battute, capricci da diva e telefonate, fino al lento ma scintillante tramonto di questa straordinaria leggenda. Una drammaturgia costruita e sviluppata sulle notizie biografiche della diva, che ha appena lasciato il grande schermo per dedicarsi a una tournée musicale nei teatri più importanti del mondo. Ad accompagnarla al pianoforte il maestro Andrea Calvani, che nella pièce interpreta Burt Bacharach. Spazio anche all’improvvisazione in un divertente dialogo che coinvolge anche il pubblico.
Ci auguriamo di rivedere ancora sulla scena questa stupenda visione della Dietrich.
data di pubblicazione:30/01/2019
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