(Sala Umberto – Roma, 15 gennaio/3 febbraio 2019)
Carlo Buccirosso interpreta il vice questore Armando Piscitelli, onesto paladino della giustizia in un commissariato di provincia. E’ spalleggiato da validi e fedeli collaboratori nella lotta al crimine, “la barbarie di tutti i santi giorni”. Non tutto andrà liscio fino al sorprendente… colpo di scena.
Carlo Buccirosso, in questi ultimi anni, sta raggiungendo il successo che merita. Attore poliedrico, ma anche autore, si divide felicemente ed equamente fra cinema (ora fa il Boss, ora l’amico affidabile, ora il piccolo truffatore) e il teatro leggero. Nell’occasione, però, ha scritto e interpretato un testo che in qualche misura può spiazzare i suoi più tradizionali appassionati. Il Colpo di Scena, è infatti quello che potremmo definire un thriller o per certi versi un divertente noir viste le implicazioni sociali e una certa durezza della narrazione in alcuni frangenti. Diciamolo subito, non è, quindi, una commedia classica, naturalmente la cifra stilistica è “alla Buccirosso” (ritmo e battute in rapida successione) ma, l’architettura dello spettacolo e gli intenti del regista non sono solo quelli del puro divertimento. In alcuni momenti, infatti, il vice questore Piscitelli (Buccirosso) ci va giù pesante e, a modo suo, lancia invettive contro il potere statale, la violenza contro le donne, la stupidità dei giovani schiavi delle mode, trasformandosi in una sorta di missionario votato a ripulire la terra dalla barbarie… in buona sostanza strappando risate ma invitando anche a riflettere … Lo spettacolo si divide in due atti ben distinti fra loro, nel primo ci troviamo in un piccolo commissariato di provincia dove l’integerrimo vice questore tiene a rapporto la sua squadra: l’ispettore Murolo, da lui tartassato perché “lecchino”, i rampanti giovani poliziotti, Varriale e Di Lauro, la sovrintendente Signorelli (“la Tettona”), affidabile e innamorata da sempre del suo capo. A parte la triste routine offerta della delinquenza spicciola, il vero nemico del vice questore è un tale Michele Donnarumma, personaggio forse losco che assurge a capro espiatorio e vittima predestinata del rigore maniacale del Piscitelli. Nel secondo atto, la scena si trasferisce nella casa di montagna dove vive il genitore del Piscitelli, ex colonnello dell’esercito afflitto da Alzheimer con a seguito badante guarda caso rumena!) e neurologa di fiducia. In quel contesto, avverranno eventi tali da minare le tetragone certezze del vice questore fino all’atteso, ma imprevedibile…colpo di scena, che, ovviamente, non si anticipa ai lettori-spettatori. Scritto, diretto e interpretato da Carlo Buccirosso, Colpo di Scena, è uno spettacolo realizzato attraverso un’abile regia, scenografie di buon impatto teatrale, dialoghi e personaggi ben caratterizzati.
Seppure un po’ schiacciati da un Buccirosso, autentico mattatore in scena, sono tutti bravi tutti gli interpreti, ottimi comprimari, tra gli altri : Gennaro Silvestro (il truce Michele Donnarumma), già ammirato nella fiction I Bastardi di Pizzo Falcone, Gino Monteleone (il tartassato ispettore Murolo), Elvira Zingone (la badante Gina), ma tutti e undici gli attori in scena, applauditi dal pubblico della Sala Umberto, in occasione della prima del 15 gennaio, hanno dato vita a un interessante progetto di teatro leggero, quindi popolare, ma al tempo stesso in grado di coinvolgere e far pensare a temi meno frivoli. Consigliato!
data di pubblicazione:16/01/2019
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