(Teatro Quirino – Roma, 11/13 Aprile 2017)
“Il destino intrecciato di un cane, che i propri padroni ha abbandonato, e un uomo, che dalla sua vita è invece scappato.”
È davvero il cane il miglior amico dell’uomo?
Alessandro è al parco con il suo grazioso barboncino color miele Toutou; quando all’improvviso, dopo essersi distratto a parlare con la seducente vicina, non vede più il suo cane: è scappato. Sua moglie Marzia non crede a quanto accaduto e cerca in tutti i modi di ritrovarlo (anche guardando tra la platea!). I due si interrogano allora sui motivi che hanno indotto il cane a fuggire, ma anche sul modo in cui Toutou ha inciso sulle loro abitudini di vita: molte volte è un alibi della loro pigrizia; è un impegno costante e porta via tempo prezioso; e spesso li ha costretti a rinunciare a viaggiare.
Toutou non è l’unico ad essere scappato, anche il loro amico Paolo è in fuga (dalla moglie) ed è in cerca di ospitalità. Seppur anche lui inizialmente sottolinei alcuni cambiamenti negativi, esalta successivamente tutti gli aspetti positivi dovuti alla presenza di Toutou. È il cane ad aver fatto nascere il loro amore, a rinforzare il loro sentimento e a renderlo stabile anche nei momenti più difficili. Coincide invece con il suo abbandono il momento in cui la coppia va in crisi. Ritornerà Toutou a sistemare la situazione?
L’adattamento della commedia francese Toutouè piacevole e divertente, permette di passare due ore in compagnia di numerose battute che prendono spunto dai comportamenti umani in relazione al mondo canino. Pino Quartullo, oltre a curare la regia, interpreta efficacemente il ruolo di Alessandro, ma senza incidere più di tanto. Scintillante invece Attilio Fontana (nella figura di Paolo), che nella sua interpretazione ha modo di dar prova altresì delle sue abilità canore. Rosita Celentano incarna invece alla perfezione la figura materna, ma riserva anche delle sorprese.
Star indiscussa dello spettacolo è tuttavia Toutou, il tenero cane simile a un peluche. Guardalo sul palco è una gioia per gli occhi, il solo vederlo mette di buon umore. Gli animali hanno un potere benefico sull’uomo davvero sconfinato. D’altronde è risaputo che carezzare un cane riduce il livello di stress; attraverso la pet therapy è possibile alleviare diverse patologie; i cani sono in grado di sentire con il loro olfatto sviluppato (e quindi salvare) le persone in pericolo. Ciononostante noi spesso li maltrattiamo, li abbandoniamo e in Cina si tengono Festival dove vengono crudelmente seviziati.
La domanda sorge allora spontanea. Se il cane è il miglior amico dell’uomo, è l’uomo il miglior amico del cane?
data di pubblicazione:14/04/2017
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