Una giornata normale in una Roma di oggi. Un autobus percorre le strade dissestate della città eterna dove i sampietrini che le lastricano risultano pure eterni, indifferenti al tempo che scorre. In questo traballante filo conduttore si intrecciano piccole storie, frammenti di una quotidianità osservata da Ettore Scola, con il suo sguardo ironico e malinconico nello stesso tempo, che evidenzia gli aspetti degradanti di una città che mal sopporta la convivenza, conservando invece una persistente dose di sopravvivenza. Pur con un cast ben assortito (Valerio Mastandrea, Sabrina Impacciatore, Arnoldo Foà, Antonello Fassari, Stefania Sandrelli…) il film tuttavia non ebbe una buona accoglienza da parte del pubblico che trovò le storie poco accattivanti, quasi scontate, mentre i personaggi risultavano vignettistici e di basso spessore. Questo film di Scola non regge certamente il confronto con gli altri capolavori da lui sapientemente diretti e che hanno veramente segnato il grande cinema italiano. Qualche critico ebbe a rimarcare che dal film emerge una gente romana che risulta priva di quella genuina romanità che era per esempio emersa nel film Roma di Fellini. Il grande Federico, pur da straniero, era riuscito infatti a cogliere gli aspetti peculiari di un modus vivendi tipico dei romani: tutti pieni di contraddizioni ma che riescono tuttavia a godere delle piccole cose della vita. E se non tutte le ciambelle riescono con il buco, sicuramente riusciremo a preparare queste polpette a base di carciofi dove il carciofo, come nel film, diventa un ottimo protagonista sulla scena.
INGREDIENTI: 200 grammi di cuori di carciofo – 3 uova – 50 grammi di parmigiano grattugiato – 100 grammi di scamorza – 100 grammi di pangrattato – olio di semi per friggere – sale e pepe qb.
PROCEDIMENTO: Sbollentare la patata e i carciofi e passarli con lo schiacciapatate, unire il parmigiano grattugiato, due uova ed un pizzico di sale e pepe. Amalgamare bene l’impasto e formare delle piccole polpette, mettendo al centro un pezzetto di scamorza. Passare le polpette prima nell’uovo rimasto e poi nel pangrattato. Friggere in abbondante olio, scolare bene le polpette su carta assorbente da cucina e servirle ben calde.
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