Il professore di filosofia Luigi Di Santo (Fabrizio Bentivoglio), originario di Mesagne nel Salento, vive a Milano da molti anni; per vendere la tenuta di famiglia deve però far ritorno nel suo paese da cui si era allontanato da giovanissimo, ma dove ancora vivono i suoi fratelli. Luigi dovrà cercare di convincere il fratellastro Aldo (Massimo Venturiello) a mettere in vendita la masseria di famiglia dove risiede, per tentare di aiutare gli altri fratelli: il candidato politico Michele (Emilio Solfrizzi), inseguito dallo strozzino Tonino (interpretato dallo stesso Rubini) a cui deve un’ingente somma e l’eterno studente universitario Mario (Paolo Briguglia), impegnato nel sociale in un centro per disabili. Ma Aldo non vuole affatto andarsene dalla masseria che è tutta la sua vita perché è sempre vissuto lì. Il venerdì santo, durante la processione del paese, Tonino viene ucciso: i sospetti di Luigi ricadono inevitabilmente su Michele ma, in realtà, la situazione non è come appare ai suoi occhi…Sul finale si scoprirà che nulla è più come prima, e ciascun personaggio mostrerà un lato sconosciuto di sé. Rubini anche in questo caso dà prova di essere un buon regista, dando al film un andamento quasi da thriller, rendendolo non scontato anche se apparentemente a lieto fine.
A questo film così “assolato”, come la terra intorno alla masseria in cui l’intera vicenda è ambientata, dedichiamo una ricetta decisamente sudista: una rivisitazione a base di melanzane della mozzarella in carrozza.
INGREDIENTI: 3 Melanzane con un diametro piuttosto grande – 3 uova – 200 gr. di pangrattato – 2 etti di farina – 1 fior di latte a fette – 4/5 filetti di acciughe – ½ etto di parmigiano grattugiato – foglie grandi di basilico napoletano – sale e pepe q.b.- olio di mais o arachidi per friggere.
PROCEDIMENTO:
Preparare prima tutti gli ingredienti sul tavolo da lavoro: mettere in un piatto piano la farina, in un altro il pangrattato, in un’altra ciotola le uova sbattute regolate di sale e pepe nero. Dopo aver lavato ed asciugato le melanzane, tagliarle a rondelle dell’altezza di un dito scarso, quindi metterle in una padella antiaderente con poco olio e farle soffriggere leggermente da ambo i lati. Dopo aver fatto questa operazione con tutte le rondelle, posizionarle su di una leccarda ricoperta di carta da forno e metterle in forno per 10 minuti scarsi. Fatele freddare e dopo passatele nella farina(poca) scrollando quella in eccesso. Tagliare il fiordilatte a fette e posizionare su ogni rondella di melanzana una fetta di mozzarella, un po’di parmigiano grattugiato, mezzo filetto d’acciuga sminuzzato e una bella foglia di basilico napoletano riccio, chiudere poi a panino con un’altra rondella di melanzana, incollando bene i lati in modo da sigillare il panino facendo pressione con le dita, poi passatelo nell’uovo assicurandosi che l’esterno del “panino” così ottenuto sia ben inzuppato di uovo anche sui laterali; passate quindi le due fatte di melanzane ripiene nel pan grattato, avendo cura che ne siano ricoperte anche sui lati. Procedete così sino ad ottenere tanti “panini imbottiti” ben sigillati.
Friggere in abbondante e caldo olio di arachidi o di mais. Se si gradisce, salare in superficie la melanzana in carrozza solo dopo averla fritta ed asciugata bene con carta assorbente.
Servire tiepide e filanti in un piatto da portata ricoperto di carta paglia.
0 commenti