70° EDIZIONE DEI NASTRI D’ARGENTO

(Taormina, 2 luglio 2016 – serata Rai Uno, 23 luglio 2016)

A chiusura della stagione cinematografica settembre 2015/giugno 2016, come ogni buona stagione o anno scolastico che si rispetti, si tirano le somme e si danno le “pagelle”. I “professori” sono i membri del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografico i quali, presieduti dall’energica Laura Delli Colli, hanno in gran parte confermato gli orientamenti dei Premi David di Donatello 2016. A presentare la serata da una cornice storica e intensa la giovane Matilde Gioli, scoperta da Virzì nel film Il capitale umano, che come una fatina tutta d’argento vestita ha condotto con professionalità la premiazione.

La pazza gioia di Paolo Virzì si è aggiudicato sei Nastri su dieci candidature: per la regia, per le migliori attrici, Valeria Bruni Tedeschi (vincitrice poi anche del Nastro per lo Stile) e Micaela Ramazzotti, per i costumi e la sceneggiatura condivisa da Paolo Virzì con Francesca Archibugi. Il film di Virzì pare aver ormai siglato un profondo legame e amore tra le due protagoniste, così come una vera amicizia e un legame d’affetto speciale è stato manifestato tra i due attori Luca Marinelli e Alessandro Borghi destinatari in comunione del Nastro d’Argento Persol per Personaggi dell’anno con il film Non essere cattivo di Claudio Calligari ai quali la platea dell’Anfiteatro e i due giovani talenti del cinema italiano hanno dato il loro commosso saluto. Non essere cattivo è stato anche premiato con il Nastro Miglior film dell’anno. Sempre Alessandro Borghi si è visto assegnare il nuovo Nastro Rivelazione dell’anno, intitolato al ricordo della talent scout agente di attori come Claudio Santa Maria e Stefano Accorsi, Graziella Bonacchi.  Con il film Io e lei Maria Sole Tognazzi (insieme a Marciano e Cotroneo) si è aggiudicata il Nastro per il miglior soggetto e il Premio Nastri-Porsche Tradizione e Innovazione. Greta Scarano e Luca Marinelli, rispettivamente con Suburra e Lo chiamavano Jeeg Robot, sono stati premiati con i Nastri per i Migliori attori non protagonisti. Stefano Accorsi si aggiudica il Nastro come miglior attore protagonista per Veloce come il vento, mentre le sua coprotagonista, la giovanissima Matilda De Angelis è stata segnalata con il Biraghi per gli attori alla prima affermazione. Gabriele Mainetti, con Lo chiamavano Jeeg Robot, ha vinto il Nastro come Miglior regista esordiente. Il palco si affolla quando ai magnifici 7 protagonisti di Perfetti sconosciuti, con il regista del film Paolo Genovese e la squadra dei produttori (Marco Belardi, Raffaella Leone, Giampaolo Letta), è andato il Nastro speciale per il miglior cast insieme a quello per la canzone, andato a Fiorella Mannoia coautrice oltreché interprete con Chiodo e Bungaro. Il regista Paolo Genovese ha dichiarato di essersi sentito il Leonardo di Caprio del cinema italiano che dopo esser stato in nomination per 7 anni è riuscito finalmente a vincere il Nastro, paragonabile appunto all’Oscar hollywoodiano. Perfetti sconosciuti si è anche aggiudicato il Nastro per la miglior Commedia dell’anno. Tra gli altri premi speciali si ricorda il Premio Nino Manfredi, consegnato dalla moglie Erminia, a Carlo Verdone e Antonio Albanese per il film L’abbiamo fatta grossa. Juliette Binoche ha ringraziato con un video messaggio inviato dalla sua tournee francese l’assegnazione del Nastro europeo per L’attesa di Piero Messina, che le ha regalato l’occasione di un viaggio personale interiore straordinario. Infine Piero Valsecchi, premiato con il Nastro Miglior produttore, per Chiamatemi Francesco, Non essere cattivo e Quo vado?, si è tolto un sassolino nei confronti di quella critica giornalistica e di quegli addetti ai lavori che snobbano o criticano Checco Zalone ed ha sentenziato che il suo talento e il valore delle sue opere sarà riconosciuto dai posteri.

Che dire, il Cinema italiano pare aver messo quest’anno tutti d’accordo e le nuove leve del grande schermo sembrano davvero intimamente rispettose dell’arte del mestiere dell’attore e unite senza invidie e scaramucce da divi immaturi. La commedia è tornata in auge e tutto il cinema italiano sembra prometterci ancora grandi sogni, emozioni, risate e speranza per le prossime stagioni.

data di pubblicazione: 24/07/2016

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