IL GATTOPARDO di Luchino Visconti, 1963

Dopo un lungo ed estenuante viaggio nella torrida Sicilia estiva, il principe di Salina e famiglia, scortati dal nipote Tancredi, arrivano finalmente impolverati e malconci a Donnafugata dove li attende la banda del paese ed una folla di curiosi. A sera sulla tavola del Palazzo viene servito il famoso timballo di maccheroni, descritto nei dettagli dall’autore del romanzo Il Gattopardo Giuseppe Tomasi di Lampedusa, e che è rimasto famoso tra le ricette celebri. Qui proviamo un riadattamento: per semplificare ed “alleggerire” il timballo, eliminiamo l’involucro di pasta frolla e lo sostituiamo con un strato di melanzane fritte.

INGREDIENTI (x 6/8 persone): 800 g di carne mista con manzo e spuntature di maiale e salsiccia – 1 bicchiere di vino bianco – 500gr di mezze maniche o mezze penne o pasta ad anellini- 2 bottiglie di passata di pomodoro con aggiunta di estratto – 200 gr di pisellini – 100 gr di fegatini di pollo – 2 uova sode – 3 melanzane -300 gr di primo sale o caciocavallo – 150 gr. di parmigiano o pecorino grattugiato o un mix di entrambi- sale pepe q.b..

PROCEDIMENTO: Si prepara il ragù nella maniera tradizionale, con un soffritto di cipolla in olio d’oliva, mettendo la carne a rosolare, sfumandola con una spruzzata di vino bianco, sale e pepe. Aggiungere la passata di pomodoro ed un poco di estratto, quindi far cuocere a fuoco lento per circa 3 ore. A parte cuocere i pisellini ed fegatini di pollo, separatamente, sempre con un poco di cipolla e vino bianco per sfumare. Quindi friggere in abbondante olio d’oliva le melanzane tagliate a fette longitudinali. Tagliare a cubetti il primo sale o il caciocavallo semi stagionato. Tagliare a fettine sottili le uova sode. Una volta raffreddato il ragù, fare a pezzetti i vari tipi di carne e le salsicce, e tenete a parte i fegatini di pollo. Accendete il forno a 180° per farlo riscaldare bene; fare cuocere per soli 5 minuti la pasta che dovrà essere o mezze maniche o mezze penne o meglio gli anelletti che sono difficili da trovare in città diverse da Palermo, ma ci si può provare. Intanto si unge la teglia con olio, spolverata con pangrattato ed foderata con le melanzane fritte. La pasta semicruda verrà condita con il ragù e sistemata a strati nella teglia foderata di melanzane alternando con strati di pisellini ed il formaggio a cubetti ed i fegatini e con spolverate abbondanti di formaggio grattugiato. Sistemata tutta la pasta, verrà spolverata a chiusura con il pangrattato ed una spruzzata di olio per far la crosta. Mettere il tutto in forno fisso per 40 minuti a temperatura 180°, di cui gli ultimi 10 minuti con il grill. Il timballo va servito tiepido, quindi dovrà “riposare” per circa un’ora…

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