(Teatro Argot – Roma, 14/24 Gennaio 2016)
Angelo è un uomo che conduce una vita disordinata: la sua casa in subbuglio e la maglietta di Homer Simpson che indossa sono la cartina tornasole del suo modus vivendi. La sua routine sarà sconvolta da un evento inaspettato: l’incontro con un angelo (stavolta non di nome ma di professione). Lo scapestrato impiegherà non poco ad accettare la natura straordinaria dell’intruso e nel mentre si susseguiranno diverse (forse anche troppe) gag spiritose. Una volta convintosi, lo tampinerà di domande, fino a porgli il quesito che tormenta ognuno di noi: come posso essere felice? La creatura eterea sembra avere la risposta, ma è un po’ sbadata e se l’è dimenticata.
L’idea di uno spettacolo comico che abbia a oggetto un incontro con un angelo è originale, ma anche difficile da realizzare.
La pièce appare monotona e poco accattivante; l’unico colpo di scena è quello a salve sparato dalla pistola di Angelo per suicidarsi, che non andrà a segno — come molte delle battute proposte durante la recitazione.
data di pubblicazione: 16/01/2016
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