Mustang sono i cavalli selvaggi che, come le cinque sorelle protagoniste del film, spiegano al vento le proprie lunghe criniere, nella corsa gioiosa e spensierata della crescita, di un’età che precorre quella adulta e che, proprio per questo, dovrebbe permettersi di correre a briglia sciolta, alla scoperta del mondo e del proprio posto in quel mondo stesso. Ma ad imprigionare le cinque sorelle nel recinto della propria cultura di appartenenza si adoperano lo zio, la nonna e le altre figure adulte che circolano per casa, rinchiudendole, prima metaforicamente e poi concretamente, negli spazi della loro abitazione e negli abiti cuciti appositamente per nascondere i loro corpi, lontano dalla scuola e dagli sguardi degli altri. Lo sguardo di Lale è il punto di vista da cui vedremo i diversi modi in cui ognuna delle sorelle reagirà di fronte al recinto. Uno sguardo illuminato, come testimonia la luce scelta per raccontare visivamente la vicenda. Il film, opera prima della regista Deniz Gamze Ergüven, nata in Turchia e vissuta prevalentemente in Francia, ha fatto il suo esordio alla Quinzaine des realisateur al Festival di Cannes 2015, vincendo il premio Europa Cinemas Label, ed è poi stato scelto per rappresentare la Francia come miglior film straniero per la corsa agli Oscar. Il film è ora nelle sale dopo aver fatto il suo passaggio alla festa del cinema di Roma 2015 nella sezione Alice nella città. Vederlo farà bene ai vostri occhi e ai vostri cuori.
data di pubblicazione 02/11/2015
Scopri con un click il nostro voto:
0 commenti