(Teatro Palladium – Roma, 20/25 ottobre 2015)
Entrati nel teatro la maschera ci accompagna dietro le quinte. Avanziamo con cautela, domandandoci se stiamo seguendo la persona giusta. L’addetta ci invita a proseguire e ci indica di superare il sipario.
Col cuore in gola, ci tuffiamo sul palcoscenico dove sedie collocate a semicerchio e un candido letto bianco ci aspettano: stasera saremo protagonisti del delirio cosciente di una psicotica.
Le luci si abbassano, nel teatro si fa buio, una voce rauca, tenebrosa recita la seguente frase: che cosa offri ai tuoi amici per renderli così disponibili?
La domanda sibillina apre il monologo scritto da Sarah Kane 4.48 Psychosis (orario in cui si ritiene che la spinta al suicidio sia più forte), interpretato da una straziante (nel senso buono del termine, dato che si tratta di un dramma) Micaela Esdra, la quale riesce a trasmettere il disagio vissuto dall’autrice della pièce teatrale.
L’attrice si esalta specialmente nel momento della spersonalizzazione, in cui trasmette in modo penetrante la perdita di contatto con la realtà; meno nel dialogo interiore con se stessa, dove non si percepisce appieno la lotta intestina (quasi al limite del bipolarismo) del soggetto con il suo alter ego.
La mise en scène è essenziale ma efficace; azzeccato il cambiamento del colore delle luci a seconda dei vari stati d’animo che attraversa la protagonista.
L’esperienza che si vive durante il monologo è surreale: si è spettatori-attori immobili e impotenti di fronte alla tragedia che si sta per consumare, come spesso accade nelle realtà.
È uno spettacolo unico e che merita di esser visto, se non altro per provare l’esperienza di essere sul palcoscenico, tête à tête con l’attice.
Volete essere anche voi attori per una sera? Non perdetevi la rappresentazione finale al Teatro Palladium di Roma!
data di pubblicazione 23/10/2015
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