Full contact è l’ultimo film del giovane regista olandese David Verbeek che, dopo gli studi in cinematografia nel suo paese d’origine, si è successivamente trasferito New York per dedicarsi alla filosofia e fotografia.
Il film parla di Ivan, militare in servizio presso una base americana nel deserto del Nevada, impiegato per colpire a distanza le basi terroristiche situate nello Yemen utilizzando, con una precisione infallibile, i famosi drone, aerei telecomandati a distanza.
L’aver eseguito l’ordine di colpire, pur avendo fatto giustamente notare le sue perplessità in merito all’obiettivo da bombardare, lo porterà a sbagliare il bersaglio prefissato per cui, invece di attaccare una base terroristica, annienterà una scuola uccidendo delle vittime innocenti.
Tutto ciò metterà in crisi la sua vita, già solitaria: l’uomo a questo punto abbandonerà la propria missione militare per avventurarsi in percorsi alternativi, dove tuttavia l’idea fissa di annientare il nemico non lo abbandonerà mai, finendo con il vivere, tra realtà e finzione, una vita violenta come punizione per aver commesso un così imperdonabile errore.
Il film non risulta tecnicamente ben costruito, non è rilevante l’interpretazione degli attori protagonisti Grégoire Colin e Lizzie Brocheré ed inoltre l’impianto della sceneggiatura ci presenta una narrazione carente, con un piano d’azione frammentario e poco conseguente.
data di pubblicazione 23/10/2015
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