Kinga Debska è una regista e sceneggiatrice polacca che ha studiato prima a Varsavia e poi a Praga realizzando, nella sua carriera cinematografica, diversi documentari e film fiction per la televisione per i quali ha ottenuto diversi riconoscimenti nel suo Paese.
In questo film Kinga Debska ci presenta due sorelle con caratteri e prerogative di vita completamente diversi che si trovano per gravi circostanze di malattia, che colpiscono prima la madre e poi paradossalmente anche il padre, a doversi fronteggiare per arginare una situazione delicata che sembra a tratti sfuggire loro di mano.
La prima, Marta, è una attrice di fiction televisive, che riscuote un discreto successo sul piccolo schermo ma non nella vita; Kesia, al contrario, insegnante elementare con un figlio ubbidiente ed un marito fannullone, apparentemente confusa e fragile sa comunque trovare una discreta armonia nel proprio ambito familiare. La condizione della madre con cui dovranno misurarsi, fornirà loro il pretesto, atteso forse da anni, per confrontarsi e finalmente per tirar fuori, ognuna per la propria parte, tutti i rancori e malumori accumulati negli anni.
Questo dello scontro-incontro tra le due sorelle sembra essere il fulcro centrale della storia mentre le malattie dei genitori sembrano rappresentare un tema secondario, da trattare senza pietismo se non addirittura con un pizzico di ironia e leggerezza, che purtroppo sullo schermo si trasforma in superficialità a causa della non convincente interpretazione delle due attrici protagoniste (Agata Kulesza e Gabriela Muskala) che spesso sembrano affrontare, insieme al padre Tadeusz (Marian Dziedziel), situazioni difficili in maniera quasi grottesca, minacciando quindi la credibilità della narrazione stessa.
data di pubblicazione 20/10/2015
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