C’è tanto cinema italiano nell’ultimo film di Cristina Comencini, con vere e proprie ricostruzioni di scene celebri tratte dai film di Scola, De Sica, Monicelli, Germi, Risi, Leone e Fellini. La regista e sceneggiatrice, oltre che apprezzata scrittrice, accorcia le distanze del cinema nostrano odierno rispetto al boom degli anni ‘60 e ’70,grazie a questa pellicola corale godibile, ironica e ben calibrata.
L’attore di cinema Saverio Crispo (Francesco Scianna in versione “sciupafemmine”, molto lontano dai suoi esordi sempre con la Comencini ne Il più bel giorno della mia vita), viene celebrato nel suo paese natale a dieci anni dalla morte, con una cerimonia pubblica con tanto di targa commemorativa; partecipano all’evento le due mogli “ufficiali”, e quattro delle cinque (forse sei…) figlie, alcune delle quali nate fuori dal matrimonio, ma tutte con una caratteristica comune: si chiamano con nomi che iniziano con la “S” di Saverio, come fosse un marchio di fabbrica.
Nonostante le innumerevoli avventure amorose, Saverio è stato un uomo adorato dalle donne che, anche dopo innumerevoli tradimenti, ci tengono ancora oggi ad essere ricordate come parte integrante della sua vita; vero e proprio seduttore, uomo latino dal temperamento romantico dotato di fascino e galanteria, si è sempre atteggiato nella vita privata a specchio della sua carriera di attore. Le cinque figlie, di nazionalità italiana, francese, spagnola, svedese e americana, sono infatti testimonianza della sua carriera internazionale: oggi, tuttavia, da donne oramai adulte, alcune delle quali con significativi problemi di autostima, si ritrovano tutte insieme a celebrare “quell’ombra” proiettata in luogo di un’evanescente figura paterna troppo spesso assente con ognuna di loro.
L’intero cast, quasi completamente al femminile, è di tutto rispetto e tra le interpretazioni spicca l’ultima di Virna Lisi alla quale Latin lover è dedicato. Ottima la coppia Finocchiaro-Marcorè. Divertente e originale l’idea delle incursioni dentro i film più famosi del nostro panorama nazionale. Buono il ritmo da ritrovata commedia all’italiana, con non poche divertenti sorprese, alcune delle quali quasi impensabili! Da vedere.
data di pubblicazione di 29/03/2015
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