Presentato fuori concorso al 53^ Festival di Cannes, La Tigre e il dragone sbancò i botteghini in Europa e negli Stati Uniti, vincendo anche 4 premi Oscar. E’ uno dei tanti capolavori del pluripremiato Ang Lee (vincitore di altri 2 Oscar per I segreti di Brokeback Muntain, Vita di Pi – Orso d’Oro per Banchetto di Nozze e Ragione e sentimento – Leone d’Oro per I segreti di Brokeback Muntain e Lussuria).
La vicenda è ambientata nella Cina del XIX secolo e racconta le gesta di Li Mu Bai, maestro di arti marziali la cui spada pare sia dotata di poteri magici, e dell’amore che nutre per la bella Yu Shu Lien: la loro sofferta storia incontrerà non poche difficoltà. La vicenda si articola su di una fitta rete di duelli, quasi tutti al femminile, con guerriere che durante i combattimenti effettuano incredibili acrobazie, una specie di eroine con corpi volanti che si arrampicano sulle pareti, danzando con straordinaria bravura sulle coreografie di Yuen Wo Ping, regista e coreografo di arti marziali cinese (già ammirato in Matrix e Kill Bill). A questo film, tutto da godere, elegante e di grande impatto visivo, non potevamo che abbinare una salsa agrodolce a base di mele, che ricorda le tipiche salse orientali, ottima da accostare agli arrosti di maiale o ad un classico arrosto di vitella.
INGREDIENTI: 1 kg di mele renette – 1 bicchiere di acqua –il succo di un limone – 120gr di zucchero semolato bianco – 4 cucchiai da tavola di brandy – 1 pizzico di cannella in polvere.
PROCEDIMENTO: Sbucciare e tagliare le mele in pezzi e metterle in una pentola antiaderente con l’acqua ed il limone. Far cuocere sino a quando saranno sfatte; frullate con frullatore ad immersione. Rimettete il tutto sul fuoco aggiungendo lo zucchero, il brandy e la cannella; fate sobbollire per qualche minuto. È una purea di mele agrodolce perfetta per accompagnare gli arrosti di maiale o vitella, ma anche per arrosto di tacchino. Potete prepararla prima e scaldarla prima di portarla a tavola in una salsiera.
0 commenti