EMILIA PEREZ di Jacques Audiard

Messico. Manitas (K.S.Gascòn) capo di un cartello della droga ingaggia un’avvocatessa (Z. Saldana) e le offre l’opportunità della vita. Simulare la sua morte, sistemare la moglie (S. Gomez) ed i due figli in Svizzera e poi aiutarla a realizzare il suo più grande desiderio. Divenire donna! Poter così vivere apertamente la vita con la sua sentita identità. Manitas sarà Emilia Pérez ma…

Emilia Pérez è il film dell’anno! Audiard è un autore che ha già dimostrato di sfuggire agli schemi e di saper abilmente cambiare registro.  Con questa nuova realizzazione, Premio della Giuria e Premio per la Migliore Interpretazione Femminile a Cannes’24, ci sorprende ancora di più e ci regala il mai visto finora! Un film visualmente mozzafiato ed estremamente profondo. O meglio, tre film in uno del tutto innovativo. Un thriller, un mélo ed un musical. Il neo noir alla Michael Mann fuso con le esagerazioni liriche alla Almodovar che confluiscono in un musical con sonorità e testi che rimandano alla realtà. Una musica che fa risuonare le parole e le collega alla messa in scena. Sulla carta una scommessa tanto improbabile quanto coraggiosa sul filo del grottesco e dell’eccessivo. Audiard sa invece quel che vuole e lo sa fare. Riesce a mantenersi su una rotta in cui tutto si amalgama in un “nuovo” fatto di incroci di opposti e di audacie formali. Dopo l’immediato sconcerto occorre solo lasciarsi trasportare dal film, abbandonare la ragione e farsi prendere dalle emozioni. L’autore fondendo con giochi visivi il maschile con il femminile, la violenza con la grazia, il polar con il mélo ha ottenuto un nuovo genere cinematografico. E questa è tutta la forza e la novità del film. Vero Cinema totale!

Tanto più assurda sembra la vicenda, tanto più brillante è il risultato. Il Cineasta non si pone limiti nel flirtare con l’inverosimiglianza. Al centro del film i temi della trans identità, le ambiguità morali, le identità culturali. Storie di emancipazione, di redenzione e di libertà di essere ciò che si sente di essere. Voglia di Potere e bisogno di essere amati. I destini di quattro donne capaci di reinventarsi fra sogni, desideri, rancori e rabbia vendicativa. Il regista gioca con le immagini, immerge i personaggi ora in luci ovattate, ora fluorescenti, ora cupe. Taglia lo schermo in due e poi in tre. Fa cantare le proprie eroine fra coreografie perfette. Il ritmo è incalzante, i testi vibranti. Il cast è eccezionale e giustamente premiato. La coppia Gascòn e Saldana è il cuore pulsante del film.

Emilia Pérez è un film smisurato e barocco, folle e creativo che cattura e ammalia fino allo sconvolgente finale. Uno spettacolo totale. Un’opera di una modernità e di una libertà geniale! Tre recentissimi Golden Globe e poi sicuramente gli Oscar.

data di pubblicazione:08/01/2025


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