L’ERBA DEL VICINO E’SEMPRE PIU’ VERDE di e con Carlo Buccirosso

(Sala Umberto – Roma, 3/22 dicembre 2024)

Commedia nera in salsa Buccirosso. Ovvero la tragica vicenda del bancario, Mario Martusciello, alle prese con i suoi complessi, le proprie scelte professionali ed esistenziali e soprattutto i difficili rapporti con moglie, sorella e cognata. Il tutto sfocia in una divertita trama gialla grottesca e assai poco drammatica

Dimenticate il film di Stanley Donan del 1960 o la più recente versione del 1989. Nella fattispecie i vicini sospetti e sospettosi c’entrano poco. Carlo Buccirosso ha scritto, diretto e interpreta con la solita verve e bravura una commedia “nera” nelle tinte, non banale nei contenuti sottesi, ma sempre e comunque molto divertente. C’è comunque una paradossale, ironica, rappresentazione del rapporto con l’invidiato vicino del piano di sotto, ma, principalmente, si legge la frustrazione del bancario perennemente deluso da tutto quello che ha intorno: lavoro, moglie, cognata, mancata affermazione professionale e artistica. Tutte cose che il suo senso di inferiorità gli ha impedito di far emergere. Ecco allora che il nostro alla ricerca del nuovo, del diverso, di ciò di cui non ha mai potuto godere, si lancia in nuove esperienze. Sbagliando, si fida e stringe un rapporto ambiguo col suo affascinate e vincente vicino, va a vivere in un loft da single, crede di essersi liberato di moglie e cognata. Così non sarà e vedremo come gli eventi configureranno una trama a cavallo fra commedia degli equivoci e Hitchcock alla napoletana. L’erba del vicino si colorerà addirittura di rosso, per il divertimento degli spettatori. Buccirosso con gli altri validi interpreti della commedia, appare in gran forma: molte delle gags e delle battute sono esilaranti, anche quando il suo slang biascicato risulta di non facile comprensione per i non napoletani. I comprimari sono all’altezza del regista e meritano doverosa citazione, le donne: Donatella De Felice (la sorella), Elvira Zingone (l’influencer), Maria Bolignano (la moglie) e Fiorella Zullo (la cognata), gli uomini: Fabrizio Milano (il ragazzo del bar) e Peppe Miale (l’infido vicino). Le musiche sono a cura di Cosimo Lombardi. Il tutto all’insegna di divertimento intelligente, spensierato, ma non banale in continuità con le variegate proposte del calendario della Sala Umberto.

data di pubblicazione:4/12/2024


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