(Museo Nazionale del Cinema di Torino)
Ci sono innumerevoli motivi per un salto a Torino, assurta nei giorni scorsi a capitale del tennis mondiale. Ovviamente la bellezza della città, culla del Liberty, il Museo Egizio, le sue raffinate pasticcerie e certamente la Mole Antonelliana, da anni Museo del Cinema, autentico must per appassionati della c.d. settima arte, grandi e piccini.
Attualmente sono in corso nella struttura due interessanti mostre. La prima si può ammirare percorrendo le suggestive rampe verso la volta, Movie Icons con 117 oggetti originali di scena fra costumi, memorabilia, locandine, provenienti da alcuni dei set di Hollywood. Come spiega l’esaustivo catalogo ad hoc, “oltre ai personaggi e alle azioni, un film è anche fatto di oggetti”. E su questi si concentra il percorso da cinefili, ricco di quei riferimenti che connotano le più note produzioni cinematografiche. Cito a caso,il cappello e la frusta di Indiana Jones, la bacchetta magica di Harry Potter, le divise di Star Wars, i costumi dei super eroi Marvel, la piuma di Forrest Gump, direte, feticci, ma alla fine non sono quei dettagli che valorizzano i film e restano nella memoria collettiva? Movie Icons, è dunque un viaggio che attraversa il cinema hollywoodiano degli ultimi quarant’anni. Un’occasione per uno straordinario refreshment dei principali cult movie e dei relativi backstage (e con questo ho fatto il pieno di terminologie anglosassoni!).
Di segno diverso, Serialmania. Immaginari narrativi da Twin Peaks a Squid Game, allestita al piano di accoglienza della Mole, che costituisce il primo progetto espositivo dedicato alle serie televisive, piaccia o no, destinate a successo planetario ai danni, ahimè del buon vecchio cinema in sala. Certamente da non sottovalutare, le serie tv hanno modificato le arti visive, e nelle sue versioni più raffinate, hanno creato forti modelli di riferimento per le nuove generazioni di spettatori. Una volta esistevano, i corti di Hitchcock, Bonanza, Perry Mason, Il Tenente Colombo (Columbo in originale), Ai Confini della Realtà, illustri precursori del genere. Oggi i cd nuovi immaginari narrativi, si presentano, spesso in versione seriale, con prodotti, attenti non solo all’estetica, ma spesso all’approfondimento psicologico dei personaggi. Registi famosi si sono già cimentati in questa nuova “disciplina” con risultati interessanti.
La rassegna in questione si sofferma in particolare su dodici titoli. Da, I Segreti di Twin Peaks (primo piccolo capolavoro del genere di David Lynch) a Breaking Bad ( la serie must per eccellenza) passando per, E.R,Medici in Prima Linea, al nostro, Romanzo Criminale, all’infinito, Il Trono di Spade, all’angosciante distopico, Squid Game, etc. Tra inquadrature e sequenze non mancano le fotografie di Gregory Crewdson, dipinti di Mario Schifano, ed altri riferimenti all’arte tout court. La rassegna non è esaustiva, ma rappresenta comunque un primo significativo tentativo.
In ogni caso se, per caso, le mostre estemporanee non fossero di piena soddisfazione, il Museo ha molte altre sezioni, la cui visione di sicuro giustifica il prezzo del biglietto.
data di pubblicazione:20/11/2024
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