(Romaeuropa Festival 2024)
Dal 29 ottobre al 3 novembre il Romaeuropa Festival ha presentato al Teatro Vascello di Roma in prima mondiale La Vegetariana, con la regia di Daria Deflorian, tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice sudcoreana Han Kang premio Nobel per la letteratura 2024. Protagonista è Yeong-hye, una giovane casalinga priva di slanci che ha sposato un uomo mediocre. Un giorno la ragazza butta via tutta la carne dal congelatore e annuncia che d’ora in poi diventerà vegetariana, dopo aver fatto un sogno. E’ l’inizio di una crisi familiare e di un percorso di metamorfosi e distacco (foto Andrea Pizzalis).
Grandissimo successo per il nuovo lavoro di Daria Deflorian, tornata al Romaeuropa Festival in veste di regista e attrice per portare in scena insieme a Monica Piseddu, Paolo Musio e Gabriele Portoghese La Vegetariana, ovvero il dramma di Yeong-hye e della sua presa di posizione radicale ed irrazionale di non mangiare, cucinare e servire carne. È il primo stadio di una metamorfosi, un percorso di sublimazione distruttiva che arriva al desiderio di diventare essa stessa una pianta, tra l’irritazione sconcertata del marito, l’esaltazione artistica del cognato e la consapevolezza addolorata della sorella. Uno scorcio di appartamento spoglio fa da bozzolo ad una transizione dal regno animale a quello vegetale, una nuova forma di vita che è un allontanamento dalla società e dalle sue regole. Yeong-hye non vuole essere dannosa, non vuole smettere di vivere, vuole solo cambiare il modo di vivere.
Uno spettacolo essenziale e rarefatto fatto di narrazione e simbologia, di tagli netti di luce e di coni d’ombra, di suoni ripetitivi e ossessivi, un ambiente metafisico in cui prendono vita le inquietudini della protagonista. Gli attori sono personaggi, ma interpretano anche la gamma di opinioni: incredulità, desiderio, dolore.
L’evoluzione di Yeong-hye non può essere compresa da chi le sta attorno, ma ha il potere di scuotere le fondamenta della loro esistenza. È l’incapacità di accettare l’altro nella sua unicità, di riconoscere la scelta di Yeong-hye come legittima e necessaria. Il percorso di Yeong-hye è una discesa verso una forma di libertà assoluta, una libertà che passa attraverso la negazione di tutto ciò che è umano e di tutto ciò che la lega a quel mondo. È una ricerca di un’essenza pura che è anche un tentativo di sottrarsi e alle imposizioni della società ed alle sue regole di appartenenza.
La Vegetariana è uno spettacolo che colpisce per la sua intensità emotiva e per la sua ineccepibile estetica, capaci di mettere a fuoco il tema del rispetto dell’identità e del significato di libertà ed al contempo di quanto sia caro il prezzo da pagare per essere realmente se stessi.
data di pubblicazione:04/11/2024
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