con Violante Placido, Ninni Bruschetta, Woody Neri, Silvio Laviano, Brunella Platania, Salvatore Rancatore, Tommaso Paolucci, Gianluigi Rodrigues, Chiara Sacco, scena di Alessandro Chiti, musica Oragravity, regia di Giancarlo Nicoletti
(Teatro Quirino – Roma, 22 ottobre/3 novembre 2024)
Coraggiosa quanto ardua traduzione teatrale di un libro cult di profetica distopia. Il 1984 lo abbiamo superato da 40 anni ma l’orizzonte disegnato dallo scrittore con il Grande Fratello ha avuto uno sviluppo adeguato quanto incontrollabile. Nessuno si risparmia in scena con un cast ricco, scene importanti e un investimento come non se ne vedono da tempo.
Si racconta di un mondo diviso in tre: Oceania, Eurasia e Estasia. Sono forse Stati Uniti, Russia e Cina? L’Oceania del Grande Fratello tutto sa e tutto vuole sapere. La vita degli esseri umani è controllata nei pur minimi particolari. Il personaggio chiave è Winston Smith che lavora al Ministero della Verità, piccolo ingranaggio di sistema, che racconta la sua verità in un diario intimo. Il legame con Julia lo predispone a un viaggio nei segreti dell’inconfessabile. Il Ministero della proibizione è vigile. Tra sogno e realtà, tra torture, tradimenti e scoperte. I cambiamenti di scena, tra elettronica e musica adrenalinica fanno montare la tensione il cui momento culminante è la tortura del protagonista: dite mozzate, denti recisi, una sorta di elettrochoc verità. Del resto al momento del giuramento aveva promesso di tutto, anche di uccidere crudamente un bambino in un affidavit di completa delega. I tre attori principali tengono i fili. Placido non negandosi a esplicite scene d’amore; Neri con una prova che è anche muscolare; Bruschetta, che entra in scena, tardi con l’imperscrutabilità dell’ispettore e del decisore. Il libro entra come un messale all’inizio e alla fine. In mezzo la creatività dell’adattamento e la fantasia del regista prendono il sopravvento.
data di pubblicazione:24/10/2024
Il nostro voto:
0 commenti