(19a FESTA del CINEMA di ROMA 2024)
Aurora è una ragazza portoghese che lavora nel magazzino di una ditta della grande distribuzione (Amazon?) a Glasgow. Il suo lavoro consiste nel “pickeraggio” ovvero nell’usare il lettore a forma di pistola per rilevare il codice a barre che identifica ogni singolo oggetto richiesto negli acquisti online.
Una volta trovati gli oggetti tra gli scaffali di questo grande capannone industriale, Aurora li ripone in una apposita scatola gialla di raccolta il cui contenuto verrà riversato su di un nastro trasportatore. La velocità con cui deve essere effettuata questa operazione è sottoposta a costante controllo da parte di un addetto. Le giornate sono sempre uguali e la paga è bassissima. Per Aurora anche contribuire a pagare la benzina alla collega che le dà il passaggio in macchina tutti i giorni rappresenta un enorme sacrificio. Non potendosi permettere un appartamento convive con estranei, con i quali divide tutto compreso l’uso di bagno e cucina. Ma finalmente arriva il giorno di un colloquio che le potrebbe far cambiare lavoro e vita. Al primo incontro tuttavia le domande semplicemente conoscitive dell’intervistatrice la fanno entrare in crisi.
Premiato al Festival di San Sebastián con la conchiglia d’argento per la miglior opera prima a pari merito con lo spagnolo The Wailing, On falling descrive perfettamente la “caduta” di questa giovane donna, minata giorno dopo giorno nella mente da una vita lavorativa talmente alienante che le permette di soddisfare soli i bisogni primari e null’altro.
La cineasta portoghese per questa sua opera prima ha avuto il sostegno della Sixteen Films fondata da Ken Loach. Il film, nel descrivere la moderna forma di schiavitù di alcuni giovani del nuovo millennio che come Aurora fanno lavori usuranti e mal pagati, non può che farci tornare alla mente Sorry We Missed You dello stesso Loach.
La protagonista Joana Santos nel ruolo di Aurora ci regala un’interpretazione sobria e struggente al tempo stesso, tratteggiando il profilo di una persona sensibile ed indifesa, malata di solitudine che non ha scampo perché la sua condizione economica le preclude tutto, anche la semplice socializzazione. E questa cosa deve farci riflettere, e molto.
data di pubblicazione:23/10/2024
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