NICKEL BOYS di RaMell Ross, 2024

(ALICE NELLA CITTÁ – 16/27 ottobre 2024)

Grande apertura di Alice nella Città, lo scorso 16 ottobre all’Auditorium Conciliazione, con Nickel Boys del regista RaMell Ross, film rivelazione del festival di New York, in odore di possibili nomination agli Oscar. Nickel Boys è il particolarissimo adattamento cinematografico di I ragazzi della Nickel dello scrittore afroamericano Colson Whitehead premio Pulitzer 2020. Elwood Curtis, giovane ragazzo afroamericano, viene con la forza trasferito alla rigida Nickel Academy dopo essere stato falsamente accusato di un crimine. Qui stringe amicizia con un ragazzo di nome Turner e insieme cercano di sopravvivere agli orrori della scuola e ai suoi amministratori corrotti.

 

Siamo in Florida nell’anno 1962. Elwood Curtis è un ottimo studente liceale che vive solo con la nonna, una donna forte che gli ha trasmesso ideali e valori. Mentre si reca ad un college che lo ha selezionato per una borsa di studio, accetta un passaggio da uno sconosciuto che si rivela un ladro d’auto e viene fermato dalla polizia. Siccome è un ragazzo di colore non gli viene dato modo di fornire alcuna spiegazione e viene spedito alla Nickel Academy, un riformatorio dove i metodi educativi si basano su torture e sevizie a chiunque non si sottometta alle regole del direttore. Elwood fa amicizia con Turner, un ragazzo di strada disilluso e realista, che insegna ad Elwood come poter sopravvivere. Dopo terribili vicissitudini riescono a fuggire, ma solo uno dei due sopravviverà come parte uno dell’altro, nel segno di una profonda simbiosi spirituale.

Il regista e sceneggiatore RaMell Ross compie continue scelte narrative e artistiche che mettono insieme l’immaginario di Terence Malick, l’arte figurativa ed il suo background documentaristico. Sceglie un’alternanza di soggettive che scandiscono il racconto nell’ottica dei due protagonisti, la violenza è solo evocata da inquadrature pittoriche e pillole di videoarte, mentre sullo sfondo scorre la storia di quegli anni da JFK, a Martin Luther King, la marcia su Washington, Harry Belafonte e Sidney Poitier, ed i ragazzi della Dozier School for Boys, il vero riformatorio dell’orrore che ha ispirato il racconto ed il film.

Ross riesce a sublimare il dolore in poesia, il male in arte, senza pietismi o inutili sadismi, con sapiente esercizio di stile ed ampiezza di dettagli, certamente raffinati ma talvolta eccessivi.

Menzione speciale per i due giovanissimi attori Ethan Herisse e Brandon Wilson e per l’attrice Aunjanue Ellis-Taylor, presenti in sala, insieme al regista, la sera della premiere.

data di pubblicazione:18/10/2024








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