L’INNOCENZA di Kore’eda Hirokazu, 2024

Arriva finalmente nelle sale italiane l’ultima pellicola di Kore’eda Hirokazu premiato nel 2023 al Festival di Cannes per la migliore sceneggiatura firmata da Sakamoto Yuji. Il film è dedicato alla memoria del compositore premio Oscar Ryuichi Sakamoto, autore della colonna sonora, scomparso due mesi prima che il film venisse presentato al pubblico di Cannes.

 

Minato e Yori sono figli di genitori single. Minato vive con la mamma vedova ed è in età preadolescenziale, Yori con il padre, manesco e sovente ubriaco. Tra i due sembra esserci uno strano rapporto: Minato è più grande e sembrerebbe bullizzare Yori, piccolo e stravagante e per questo sovente oggetto di battute e sberleffi da parte di molti compagni di scuola. Saori, la madre di Minato, si accorge che suo figlio si comporta in maniera strana, è triste, pensieroso, e sembra nasconderle qualcosa. Un giorno, nell’osservare dalla finestra il divampare di un incendio ai piani alti del palazzo di fronte dove all’interno c’è un “bar per adulti” abitualmente frequentato dal padre di Minato, questi chiede alla madre: “se a un uomo viene impiantato il cervello di un maiale è ancora un uomo o è un mostro?”. La domanda porta Saori a chiedere al figlio da chi avesse sentito una cosa simile e dopo tante insistenze Minato confessa che il suo professore, il signor Hori, gli aveva detto che aveva il cervello di un maiale. Saori si rivolge alla preside per avere spiegazioni. Ma sia lei che l’intero corpo docente non le forniscono risposte. La situazione cambia quando Minato prende parte a una rissa a scuola…

Il film è articolato in un modo tale che la storia iniziale si ripeta diverse volte inquadrata dall’angolazione di ogni partecipante. Ognuno di loro apre allo spettatore una visione differente dell’accaduto, ad iniziare dal misterioso incendio iniziale da cui sembra nascere tutto. Appare evidente che la tranquillità di una piccola cittadina giapponese nasconda “scintille” che fanno poi divampare incendi, paragonabili alle incomprensioni di alcuni adulti che non sanno o non vogliono vedere ciò che è davanti i loro occhi, in uno scenario a volte vero e autentico e a volte presunto e assai limitato dallo sguardo parziale di alcuni protagonisti.

Alla fine si arriverà, grazie ad una sceneggiatura perfetta, a qualcosa di inaspettato che ha a che fare con l’amore, con la crescita, con gli interrogativi più intimi e primari che assalgono chi è sulla linea di confine tra infanzia e adolescenza, di cui Minato e Yori ne sono i degni rappresentanti. Il pregiudizio e la cieca incomprensione sono tra i temi principali di questo film, un vero gioiello delicato e struggente che attraverso immagini e dialoghi ci insegna tanto sull’amore e l’amicizia.

data di pubblicazione:21/08/2024


Scopri con un click il nostro voto:

1 commento

  1. Ho sentito molto parlare di questo film e da questa recensione mi è venuta ancora di più voglia di andarlo a vedere. In questa nostra epoca in cui i valori umani, anche i più semplici, sono calpestati da una logica contraria e perversa, fa bene allo spirito tuffarsi in qualcosa di pulito. Come una boccata d’aria pura dopo aver attraversato una discarica.

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ricerca per Autore:



Share This