Pierre Forges è un pediatra, con scarsa esperienza in politica, che si trova quasi per caso ad accettare ad interim la carica di sindaco di un sobborgo parigino. Quando deciderà di bonificare il quartiere, con la demolizione di alcuni edifici fatiscenti, si troverà di fronte l’ostilità di tutta la comunità franco-africana costretta ad abbandonare le proprie case. La sommossa sarà capeggiata da Habi, donna molto impegnata nel sociale, che farà di tutto per impedire l’abbattimento del fabbricato dove è nata e dove ancora vive…
Dopo lo strepitoso successo per il suo primo lungometraggio I Miserabili, premio della Giuria al Festival di Cannes e candidato agli Oscar nel 2019, Ladj Ly ritorna a parlare della periferia di Parigi, dove peraltro è nato. Lui stesso ha vissuto le tensioni sociali delle banlieue dove gli abitanti, tra rabbia e violenza, si trovano costantemente a lottare per mantenere i propri diritti di fronte ad un ordine istituzionale che li ignora completamente. Il regista aveva esordito qualche anno prima parlando dei disordini avvenuti nel sobborgo di Montfermeil, dove si erano registrati violenti scontri tra i manifestanti e le forze di polizia, mettendo ancora una volta in risalto la non facile situazione che sta attraversando l’intero Paese. Mutatis mutandis anche in questo secondo film, il regista affronta un cocente problema che è quello della riqualificazione delle aree urbane a scapito della popolazione che le occupa da anni. Come suggerisce lo stesso titolo, si tratta di intere comunità, oramai francesi d’adozione, che però risultano indesiderabili da parte di una certa classe politica, senza scrupoli e poca attenta alle loro esigenze. Pierre (Alex Manenti), temporaneamente sindaco, si trova a continuare l’opera distruttiva del suo predecessore, spinto da una incontenibile voglia di affermare se stesso e il proprio potere ricorrendo a prove di forza. Nascondendosi dietro un’ipocrita senso di accoglienza verso una famiglia di profughi siriani, di fatto è completamente insensibile ai bisogni di una intera comunità che, proprio alla vigilia di Natale, si trova costretta ad abbandonare le proprie abitazioni. Lo scontro frontale con la giovane Habi (Anta Diaw) capace di metterlo di fronte alle proprie responsabilità, farà forse riflettere l’irruento e reazionario sindaco, che dovrà così rendersi conto di quanto disastrosa sia stata la sua politica. Un film che certamente fa riflettere sulla cruda realtà delle periferie parigine dove le minoranze si trovano indifese e perennemente minacciate da uno establishment ottuso e cieco che rema loro contro.
data di pubblicazione:11/07/2024
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