Aspirante comico scozzese, Donny, si è trasferito a Londra per cercare di avere successo come comico di stand-up. Per mantenersi lavora in un pub, dove conosce una donna, il cui nome di finzione nella serie è Martha. Donny inizialmente è gentile, poi lei comincia a tornare ogni giorno alla stessa ora nel locale, per parlare con lui.
Baby Reindeer racconta la storia vera di Richard Gadd, comico che ha pensato, scritto e anche interpretato la serie, nelle vesti di Donny, il protagonista. In sette episodi c’è tutta la storia di Gadd. È un vero e proprio fenomeno di pubblico e di critica questa miniserie ispirata per l’appunto ad una vicenda che gli è realmente accaduta. Persino Stephen King si è sbilanciato in una recensione sul Times, paragonandolo per certi versi al suo Misery.
Si resta subito colpiti dal personaggio di Donny, in apparenza talmente ‘aperto’ da frequentare ragazze transessuali, ma anche dal fatto che non risulta minimamente impensierito dall’aspetto fisico di Martha come dalla sua evidente mitomania. Il terrore crescente alla vista della serie è quello di trovarsi al cospetto non di una normale storia d’amore, ma di fronte ad un’identità perduta perché deformata, totalmente modificata, con cui dover imparare a coesistere.
Ciò che ne viene fuori ipnotizza, infastidisce per certi versi e intenerisce per altri, perché alla fine un domani tutti potremmo trovarci in un bar e scoppiare a piangere davanti a qualcuno, provocandone la benevolenza. Cosa realmente ha portato al successo (22 milioni di visualizzazioni mondiali su Netflix) questa serie resta comunque un mistero visto anche la non eccessiva pubblicizzazione, probabilmente l’identificazione nei confronti di un protagonista verso il quale proviamo fin dall’inizio sentimenti contrastanti: critica, condanna, affetto, collera, sofferenza. In tutto ciò, aggiungiamo la breve durata delle puntate, mezz’ora circa, per farne un formato totalmente godibile.
Il quarto episodio è lo spartiacque, quello dove viene rivelato con estrema durezza quello che ha dovuto patire Donny in un momento della sua vita fatto di grande fragilità. Da quel momento in avanti qualcosa si è rotto, mettendo sempre a rischio un delicatissimo bilanciamento tra ciò che si vuole veramente e ciò che porta alla devastazione, dando vita a un copione drammatico e grottesco allo stesso tempo, che assorbe il pubblico in un turbine dal quale è quasi impossibile separarsi.
data di pubblicazione:7/05/2024
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