MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
(Sala Extra Maxxi – Roma, 27 marzo 2024/26 maggio 2024)
La mostra-performance Briganti Eleganti, sotto l’egida del Ministero della Cultura, esposta nelle sale Extra Maxxi di Roma, ha, tra i suoi obiettivi quello di avviare una conversazione sul tema della sostenibilità e dell’upcycling. Particolarmente attivi nell’Italia Meridionale della Post-Unità, i briganti sono stati relegati in una dimensione esclusivamente socio-politica. La figura del brigante ha agito in realtà anche a livello vestimentario creando dei veri e propri look tra stupefacenti cappelli a cono, giacche utility di velluto, che sembrano rubate al guardaroba di un dandy del XXI secolo e mantelli salvavita.
Dopo un’accurata ricerca avvenuta in importanti archivi storici, come Modateca Deanna e Annamode Costumes, Stefano Dominella ed i co-curatori Guillermo Mariotto e Bonizza Giordani Aragno hanno anche attinto alle contemporanee collezioni per allestire l’imponente mostra “Briganti Eleganti, l’arte della moda maschile”.
Il percorso espositivo, che si avvale di una scenografia disegnata ad hoc dall’architetto Virginia Vianello e realizzata dall’artista-scenografo Alessandro Catarinelli contempla quarantacinque creazioni, due filoni narrativi, un percorso dove la storia incontra la moda e viceversa, quasi un esperimento che, facendo suo il linguaggio della contaminazione visiva e dell’upcycling, guarda la moda come ad un archivio da consultare e valorizzare, attualizzando l’identità culturale di un secolo lontano. Presenti alcuni costumi storici regionali, provenienti dal prezioso archivio del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari accanto a manichini vestiti con abiti rubati alla moda maschile contemporanea, come ad esempio l’anarchia narrativa di Michele Gaudiomonte, la compostezza ribelle di Francesca Liberatore, la sperimentazione rivoluzionaria mai scontata di Guillermo Mariotto, l’Alta sartoria di Caraceni, la sperimentazione sui volumi e materiali di Giovanni Cavagna, l’irriverenza contemporanea di Dieselassociati fino ai metabijoux della collezione Santi&briganti creati appositamente da Gianni de Benedittis. Sul corridoio di destra dello spazio espositivo, un’area munita di teche, in cui sono esposti atti, foto, processi e reperti d’epoca, provenienti dall’Archivio centrale dello Stato, dagli archivi della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, dal Museo del Risorgimento Nazionale Italiano di Torino e dal Museo Centrale del Risorgimento di Roma. In mostra anche San Leonardo di Noblac, protettore dei briganti, ospitato in un’edicola votiva realizzata dall’artista Federico Paris. La mostra, realizzata in collaborazione con Netflix, ospita anche immagini e materiali tratti dalla sua serie italiana Briganti, prodotta da Fabula Pictures e disponibile su Netflix dal 23 aprile.
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