Una giovane coppia: Tyler (Nicholas Hoult) e l’amica dell’ultimo momento Margot (Anya Taylor-Joy) si imbarcano per una remota isola del Pacifico per cenare in un esclusivissimo ristorante dell’iperstellato chef Slowik (Ralph Fiennes). Con loro pochissimi altri selezionati commensali in lista d’attesa da mesi. Il menu e l’atmosfera claustrofobica riserveranno però delle sorprese …
Visto in anteprima alla recente Festa del Cinema di Roma, il film di Mylod è uscito giovedì scorso nelle nostre sale. Sale che, però, sembrano non riuscire a riprendersi dalla crisi in cui sono sprofondate. Tante e diverse la cause dell’inarrestabile disaffezione, di certo non ultima anche la scarsa qualità dei film finora in distribuzione.
The Menu ha, invece, tutti gli elementi per attrarre gli spettatori ed essere apprezzato. Il mondo della Haute Cuisine ha infatti avuto sempre discreto successo cinematografico, soprattutto negli ultimi anni, in parallelo con la crescente attenzione mediatica ed editoriale sull’arte culinaria, figlia e madre, al contempo, dei tanti reality televisivi e dei tanti chef stellati, star fra le star. Un successo tale da divenire un vero Genere Cinematografico a sé stante. Il mondo asettico e sofisticato degli chef e dei gourmet, con il noir, la black comedy, il thriller e l’horror. Cibo ed Orrore, si sposano bene al cinema, a partire dai film di Marco Ferreri e di Peter Greenaway.
In questo filone, il film di Mylod si pone come una brillante e sofisticata black comedy, permeata di ironia pungente, costruita su un’eccellente sceneggiatura, un ottimo ritmo, un buon montaggio, dialoghi eccellenti e buone performance attoriali, combinando abilmente satira umana, commedia, suspense e critica sociale in un susseguirsi di colpi di scena inaspettati ed una giusta dose adrenalinica di horror.
La trama narrativa, abilmente intrecciata, mette in scena da una parte l’Alta Cucina iperconcettuale, sofistica ed elitaria; dall’altra una Società iperbenestante, disposta a pagare 1250 dollari a persona per una cena, ammaliata dalla sola opportunità trendy, senza alcuna capacità critica di valutazione e di apprezzamento di ciò che potrà degustare. Un mortale contrasto tra l’apprezzare, gustare ed assaggiare ed il mero esserci stati. Un peccato da espiare!
Il regista sa affrontare abilmente e con brio i meccanismi del plot giocando con gli schemi dei vari generi, sostenuto, come detto, dalla buona sceneggiatura e da un cast di attori preciso nei vari ruoli e sottoruoli e capace di dare veridicità ad ognuno di essi. Spiccano su tutti: Ralph Fiennes eccellente ed inquietante, tanto psicolabile quanto creativo, capace di evidenziare le sfumature del carattere border line e risentito del suo personaggio tutto compresso fra il romantico idealista e l’autoritarismo folle; e, sull’altro versante, Anya Taylor-Joy bella e brava nella sua caratterizzazione dell’unica imprevista estranea al gruppo di convitati, tanto imperfetta quanto diretta ed astuta, unica capace di spiazzare l’animo dello Chef.
The Menu è un elegante divertimento fra commedia e thriller, tanto originale quanto sconcertante che piacerà agli appassionati del Genere e farà passare un paio d’ore accettabili agli altri spettatori con il brivido leggero di una cena incubo. Un film cui si potrà perdonare, come peccato veniale, un finale troppo semplice e prevedibile da lasciare un po’ insoddisfatti i palati dei cinefili e dei gourmet.
data di pubblicazione:20/11/2022
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Recensione che fotografa in modo ineccepibile il film.Sfido l’autore ha inventarsi un altro finale…