(Teatro India – Roma, 19/27 marzo 2022)
Un corpo di legno mutilato giace in proscenio mentre i suoi pezzi sono sparsi e in parte bruciati. La catarsi è dura e dolorosa: quale è il percorso per diventare essere umani? Una partitura di canto e suono dal vivo liberamente ispirata al burattino di Collodi è il nuovo lavoro del Teatro Valdoca in scena al teatro India di Roma dal 19 marzo, Enigma. Requiem per Pinocchio (foto Simona Diacci Trinity).
Un canto malinconico e una voce ancestrale guidano la riscrittura della vicenda di Pinocchio secondo i versi originali scritti da Mariangela Gualtieri, all’interno di un panorama onirico che vede al centro due attrici portentose nella loro bravura e particolarità, Silvia Calderoni e Chiara Bersani, alla quale la Gualtieri dal vivo presta la voce e il corpo espressivo, potente e leggero di Matteo Ramponi enfatizzato dal canto di Silvia Curreli ed Elena Griggio, e dal suono di Enrico Malatesta, Attila Faravelli, Ilaria Lemmo. Un’opera che Cesare Ronconi disegna alla perfezione su tutti gli interpreti, in totale armonia esaltandone le unicità.
Silvia Calderoni, straordinaria e sensibile interprete, è il burattino curioso e triste che deve percorrere il suo sentiero di crescita. Inoltre in scena c’è una fata totalmente fuori dagli schemi, Chiara Bersani e la sua fisicità poetica e c’è la forza gentile di Mangiafuoco, Matteo Ramponi.
Si affronta il tema dell’infanzia in cui la mente è brillantissima e pura ed il passaggio all’adolescenza, quando il corpo comincia ad avere una potenza sfrenata che si contrappone al senso.
Ma come si può fare per preservare l’essenza dell’infanzia? La strada forse è quella di seguire il mantra meditativo formulato dalla Fatina e dal suo femminile potente e magico, mentre un maschile ammutolito, forte come un Mangiafuoco, lo sostiene e lo diffonde nell’aria.
Pinocchio viene ad immunizzarci dalla paura della morte, ad insegnarci la speranza e la rinascita.
Ancora una volta il Teatro Valdoca ci sorprende per unicità ed attualità del suo messaggio, grazie al suo sguardo mai banale sul passato ed il futuro, sul senso della fisicità, sul valore della parola, del gesto, degli oggetti, della luce, sulla natura dell’uomo.
data di pubblicazione:27/03/2022
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