(Teatro Parioli – Roma, 16/27 febbraio 2022)
Un vivace ritorno in scena con un augurio che è già insito nel titolo. Ale e Franz osano lo sketch lungo e la prima è un gran successo (tutto esaurito) in una sala a loro cara per gli antichi ricordi del Costanzo show.
Non più solo comici, non più solo attori caratteristi al cinema ma interpreti in senso globale. Entertainer capaci di tenere la scena con disinvoltura per più di due ore. Con un gradito omaggio musicale a Enzo Jannacci (ma anche a Gaber) trapiantando un angolo di Milano a Roma che gradisce anche se in un’occasione si giova di una quasi traduzione simultanea dal meneghino. Non c’è da dubitare della sinergia e dell’affiatamento di una copia presa nel momento di massimo maturità (il tema dei cinquantenni ricorre spesso nello spettacolo) che annunciano una rinnovata voglia di leggerezza, giocando con le idiosincrasie del nostro tempo (l’uso sistematico dello smartphone, la gelosia patologica di un padre). Danno vita a una perfetta oleata macchia scenica assistiti da un contesto rock che è una sorta di ponte levatoio tra una situazione e l’altra. I pezzi unici sono degli assolo prolungati con un’estenuata ricerca del colpo di scena ulteriore. Il cabaret “zelighiano” di una volta si è arricchito di spaziature e coloriture che ci fanno rivedere il duo in una luce nuova, più incisiva e corrosiva. E c’è un finale che non ha fine per la voglia di rimanere sul ritrovato palcoscenico. Per lasciare tutti ancorati al felice passato lo sketch del dialogo tra i due vecchietti è il più agile e spassoso anche se tra le battute si insinua una dilagante malinconia. La durata della permanenza a Roma è foriera di un’efficace passaparola di un pubblico abbondantemente soddisfatto.
data di pubblicazione:17/02/2022
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