BEYOND CARING di Alexander Zeldin, reading a cura di Giacomo Bisordi

23 Ott 2021 | Accredito Teatro

(Teatro Belli – Roma, 22/24 ottobre 2021)

Il teatro può essere lo specchio di tanti tragici fenomeni che incombono sull’esistenza. Possono essere di carattere sociale, lavorativo, di genere. Questo il tema scelto per l’edizione numero venti di Trend a cura di Rodolfo Di Giammarco. 14 lavori tratti dalla drammaturgia contemporanea inglese portati in scena da eccellenti artisti del panorama italiano.

 

 

Il reading portato sul palco del Teatro Belli di Trastevere da Giacomo Bisordi per la serata inaugurale della ventesima edizione di Trend non ha nulla della staticità di un copione letto al leggio. I cinque attori protagonisti di Beyond caring, Massimiliano Aceti, Caterina Carpio, Eny Cassia Corvo, Elisabetta Mandalari e Francesco Russo, hanno praticamente mandato il testo a memoria. Questo concede movimento a una scena nuda, che fa un uso scenografico dello scheletro del palco, così come appare senza quinte e fondale. Oggetti di scena un tavolo e qualche sedia. Quello che occorre alla rappresentazione lo fa la simulazione mimica degli attori e l’immaginazione dello spettatore.

Siamo nel locale di carico e scarico di un’azienda che lavora la carne. Fatu, Debby e Susanna lavorano come addette alla pulizia, assunte da poco tramite agenzia interinale. Il luogo dove si trovano serve anche da stanza per la pausa caffè, con una macchina per le bibite che funziona male e ruba quei pochi centesimi che hanno in tasca. Ognuna di loro ha alle spalle una situazione economica difficile. Accettare questo lavoro precario, dove i pochi giorni di attività sono divisi in turni notturni massacranti, i minuti di riposo sono contati e le ferie non sono concesse, è l’unico compromesso che hanno per potersi mantenere. La direzione del lavoro è affidata a Lorenzo, un cinico caposquadra che conosce solo il comando e la pressione di raggiungere l’obiettivo imposto nel mansionario. Ha un atteggiamento dispotico con le donne, che causa competizione e provoca continue umiliazioni. Ai richiami per il basso rendimento si sommano inutili questionari di soddisfazione, autovalutazione e riunioni di squadra. In azienda lavora già Maurizio, un uomo di 35 anni che gode la fortuna di avere una situazione contrattuale favorevole: un tempo indeterminato.

Nel titolo di questa pièce è indicato il senso della storia. Letteralmente beyond caring indica una persona che non è più in grado – per incapacità o mancanza di voglia – di prendersi cura di qualcosa o qualcuno, che non vuole dedicare il suo tempo a risolvere un problema che affligge qualcun altro. È così che Lorenzo ha attenzione solo per il lavoro e non per il lavoratore, Debby non può vedere la figlia il fine settimana perché non le sono concesse le ferie e Fatu deve sopportare il dolore che le causa la sua artrite. Questa è la condizione in cui si trovano tanti lavoratori oggi, in un momento storico che sembra aver dimenticato le lotte sindacali di un tempo. Un periodo in cui valgono l’efficienza e la produttività, a scapito della reale condizione dell’individuo la cui vera vita, fatta di affetti mantenuti e curati attraverso lo schermo di un telefonino, si svolge altrove. Ottima prova d’attore per i giovani artisti de La fabbrica dell’attore del Teatro Vascello, in scena fino a domenica.

data di pubblicazione:23/10/2021


Il nostro voto:

1 commento

  1. Da spettatore condivido appieno le impressioni che lo spettacolo rappresenti davvero le difficoltà che una parte dei lavoratori affrontano nel quotidiano. Verrebbe quasi da riassumere “mondo crudele di un luogo di lavoro”

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