Torna in libreria in una nuova edizione riproposta, questa volta, da E/O, il breve racconto di Mathias Enard che era già stato pubblicato nel 2013 per i tipi Rizzoli. Avevamo avuto l’opportunità di leggerlo in francese già nel 2010 quando era appena uscito ed aveva vinto il Premio Goncourt dei Liceali. L’autore in questi 10 anni si è affermato poi come uno dei più significativi scrittori francesi ed ha vinto il massimo premio letterario: il prestigioso Goncourt nel 2015 con La Bussola.
Già il titolo del racconto è magnifico di per se stesso! Un titolo poetico che è come un’invocazione, una richiesta di poter ascoltare una bella storia affascinante che unisca mito e realtà e che finisca col trascendere fra il vero, il verosimile e l’auspicabile e che faccia sognare fra finzione e ricostruzione storica. Questo breve ma intenso romanzo è proprio il racconto del possibile incontro di Michelangelo, Uomo del Rinascimento ed Artista con la magia e la bellezza ambigua del mondo orientale. Enard si impadronisce infatti con talento di alcune settimane della vita del Buonarroti dimenticate dalla Storia, e … sulla base di un dettaglio, inventa una storia affascinante.
13 Maggio 1506, Michelangelo sbarca a Costantinopoli conquistata dai Turchi poco più di cinquanta anni prima, nel 1453. Nonostante il divieto di Papa Giulio II, ha lasciato di nascosto Roma perché irritato per il mancato riconoscimento dei giusti compensi per le sue prestazioni artistiche. E’ passato per Firenze, e … lì ha accettato l’invito del Gran Sultano di recarsi a progettare un ponte sul Corno D’Oro, progetto su cui aveva già lavorato Leonardo da Vinci ma che era stato giudicato inidoneo dal Sultano stesso. Costantinopoli, pur in mano Turca, è tornata ad essere una delle più grandi città dell’epoca. Ancora fortemente impregnata di cultura greca e latina ha un aspetto cosmopolita a cavallo fra Occidente ed Oriente, fra mondi, culture e religioni diverse ed è luogo di grandi commerci e ricchezze. Una città sensuale e carnale le cui atmosfere l’autore rende a meraviglia così come ci disegna anche un ritratto toccante dell’artista in preda dei suoi dubbi, delle sue curiosità e della sua passione creativa. Un uomo quello disegnato da Enard che, al di là delle sue ambizioni artistiche, si lascia incantare e turbare dal fascino ambiguo della città di cui scopre monumenti e taverne, inebriandosi di bellezza, di versi e di danze sensuali. Costantinopoli vibra e respira come viva sotto la penna dello scrittore, un mondo spaesante ma pieno di poesia e profumato di mille sentori di voluttuosità esotica e di scoperta dell’altro da sé. L’autore porta così i lettori in un racconto sempre più affascinante come fascinante poteva ancora essere ed apparire Costantinopoli agli occhi di un occidentale. Michelangelo si perderà ammaliato piano, piano in questa città. Una storia di desideri, di dubbi e di tormenti alla ricerca dell’estasi creativa, dell’amore e del bello.
Una scrittura piacevole e fluida quella di Enard, precisa e ricca di immagini. Un racconto cesellato come un pezzo di oreficeria, a tratti cupo ed a tratti luminoso, impregnato di mistero. Un testo breve ma dalla forza poetica incredibile, ove le parole, al di là di alcuni eccessivi simbolismi, trovano sempre il loro giusto posto per dare musicalità a tutto il racconto. Un piccolo libricino piacevole a leggersi che lascia il lettore in un’atmosfera indefinita ed ovattata, con un leggero senso di incompiutezza perché avremmo voluto tutti restare in queste atmosfere ancora un po’ più a lungo.
data di pubblicazione:03/05/2021
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