TU SEI IL MALE di Roberto Costantini – ed. MARSILIO 2021

Cantava Dalla ”… la televisione ha detto che il Nuovo Anno sarà 3 volte Natale e Festa tutto il giorno …”.   Le “FESTE”… un’opportunità in più per chi ama leggere, per chi ama regalare e ricevere libri: … i libri, “messaggi o illusioni di segnali di affetto/amore per l’altra/o”, oppure per se stessi. Più prosaicamente … un regalo ricevuto è anche un’opportunità per decidersi finalmente di leggere un libro di cui si era tanto sentito parlare ma che si era finora snobbato con supponenza.

Tu Sei Il Male, il romanzo di esordio di Costantini nel 2011, è il primo volume della “Trilogia del Male” ed è stato accolto fin da subito da un coro unanime di consensi. Il libro è una piacevole sorpresa! va ammesso, sia pure con anni di ritardo!

Un thriller poliziesco italianissimo, di rara intensità che ci regala anche uno spaccato dell’Italia degli ultimi 30 anni, un’Italia in noir, un’inchiesta fra politici cinici, cardinali ambigui, assassini crudeli e belle donne insondabili. Quale è il limite fra il Bene ed il Male?  Il limite fra un assassino ed un giustiziere, è forse il motivo per cui si uccide? Questi sono gli interrogativi che ci pone il romanzo.

Per gli appassionati del genere viene spontaneo il confronto con gli Americani, certo siamo lontani dai ritmi serrati ed avvincenti ove azione ed investigazione si succedono fluidamente senza sosta. Siamo lontani dalla dinamicità aggressiva degli Ellroy, dei Deaver, dei Connelly! Paragonare Costantini a loro è forse eccessivo perché lui punta semmai sulla complessità della trama, ma … ma, a dir la verità, in un confronto con Connelly il nostro potrebbe però reggere fino al 12° round e perdere con molto onore solo ai punti! Non male per un italiano, per di più esordiente. Non male affatto! Anzi, molto bene!  Al centro del libro e della Trilogia c’è il commissario Balistreri che ricorda moltissimo l’Harry Bosch di Connelly (ricorda, non imita!). Come l’americano anche Balistreri è un personaggio bipolare, un solitario, un antieroe forse antipatico ma che poi attrae per le sue umane debolezze. Bosch è tormentato dal passato oscuro e dal Vietnam ed è cinico e arrabbiato, altrettanto Balistreri è segnato da colpe lontane, profugo della Libia ove è cresciuto fino alla presa di potere di Gheddafi, una giovinezza violenta, ex fascista, ex collaboratore infiltrato dei Servizi ed infine recuperato come commissario di polizia, oggi è divenuto l’uomo che non avrebbe mai voluto divenire.

Costantini è bravo nel creare un protagonista che sfiora i clichè del poliziotto segnato dalle delusioni ma è tanto intelligente da riuscire a restarne fuori, disegnando invece una figura umana e professionale molto interessante. Una figura con una sua personalità, un uomo che ha sprecato il suo passato, che evita il presente, che non ha nulla al di fuori del suo lavoro e che senza una visione lucida della vita sbaglia spesso e non sempre riesce a cogliere il cuore dei problemi perché è un superficiale che però non si arrende nel ricercare la verità, una Verità. Attorno a questo protagonista l’autore ha saputo costruire, con una scrittura fluida, uno stile semplice ed una buona capacità narrativa, un bel plot, un meccanismo intrigante che mantiene sempre costante il livello di tensione. Le storie di Costantini partono sempre dal passato per arrivare poi al presente, costruite come una tela di ragno su una trama complessa ma molto accurata nell’ambientazione e nella delineazione dei personaggi e degli eventi. Sullo sfondo: Roma, l’Italia, la nostra Società, quanto si nasconde dietro la facciata imbiancata del nostro quotidiano sociale, politico e parapolitico. Non mancano certo i difetti: un’eccessiva lunghezza, qualche lentezza, troppi personaggi inutili, alcune contraddizioni logiche, un finale un po’ forzato. Peccati veniali per un esordiente!

Nel complesso Tu sei il Male è una lettura piacevole e coinvolgente, un romanzo ben confezionato, credibile ed efficace che non delude le aspettative che genera e tiene legato il lettore per tutto il percorso investigativo. Un buon poliziesco. Occorre ora leggere gli altri due romanzi della trilogia.

data di pubblicazione:13/01/2021

2 Commenti

  1. Una pagina della storia del ns Paese e del Mediterraneo che ad oggi non si studia a scuola e poco viene ricordato dai “media”. Una pagina di storia che vede ancora viventi alcuni protagonisti. Una pagina di storia che l’autore ha voluto raccontare attraverso un “Noir” in tre libri. Una tela di ragno tessuta con fili sottilissimi della violenza e dell’odio che avvolge tutta la trilogia. Si manifesta nel presente (primo libro) attraverso una serie di delitti tra loro apparentemente sconnessi, ma che hanno in comune le “origini del male”. Un male che proviene dal passato (secondo libro), un passato che non si dimentica “le radici del male” in un crescendo di ragioni e sentimenti in contrasto tra loro descritti attraverso la “famiglia”, il “clan”, la Terra Natale. Si conclude con un terzo libro, la sintesi di questa pagina di storia che non “dimentica”. Il protagonista si riconcilia con la sua rabbia e scopre che l’Amicizia esiste come l’Amore, ed il bene si presenta inaspettato attraverso gli occhi di Linda.
    Da leggere tutti insieme per una lettura piacevole e coinvolgente.

  2. Un esercizio di stile fine a se stesso…pagine e pagine di luoghi comuni, dettagli studiati per riempire un canovaccio in fondo banale e scontato, Inutile perdita di tempo con tanti thriller di livello in giro per il mondo . Non oso pensare a cosa siano gli ulteriori due capitoli della trilogia, considerato che questo episodio è considerato il migliore. Da evitare come un libro di Vespa o Veltroni…

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